Foto di Seth Wenig, via LaPresse 

Editoriali

Macron tesse l'elogio dell'occidente: “Chiedete agli ucraini se preferiscono il modello russo”

Redazione

Il presidente francese si conferma l'unico leader europeo con una visione: guardando all'invasione in Russia, alle proteste in Iran e all'aggressione a Rushdie dichiara come sia "impossibile rassegnarsi a questo stato di cose"

"L’occidente è uno spazio di civiltà, forte nella sua storia, che ha costruito democrazie liberali, stato di diritto, libertà fondamentali individuali e collettive, molteplici arti e culture, una civiltà unica al mondo”. Nell’intervista al Point, Emmanuel Macron si è lanciato in una muscolare difesa dell’occidente. Sull’immigrazione ha rivendicato un modello sociale alternativo a quello anglosassone, “un universalismo molto diverso dal multiculturalismo”.

 

Ha riconosciuto che “l’occidente sta attraversando una crisi in termini di stabilità dei suoi valori”. Una crisi anche demografica, “perché il resto del mondo si sta popolando molto più velocemente, mentre l’occidente sta invecchiando”. Di conseguenza, sempre più campioni industriali, tecnologici e militari non sono più occidentali. “Il pensiero, la verità e la storia si producono anche altrove”. Rivendica un “rifiuto della fatalità”, del pessimismo, del fatalismo. Il quadro multilaterale ereditato dal 1945 è in crisi. Parla di Russia: “Quando un membro fondatore delle Nazioni Unite viola il diritto dei popoli all’autodeterminazione, è il fondamento del nostro edificio comune che vacilla”.

 

Il liberalismo sta attraversando una crisi multipla. Ma il punto fermo resta. “Chiedi agli ucraini se il modello russo piace a loro. Chiedi alla Moldova, che è stata riconosciuta come candidata all’Unione europea, quale modello preferisce. Guarda come i valori della libertà di coscienza vengono oggi difesi nelle strade dell’Iran”. Macron cita anche Rushdie: “Il suo calvario mostra la persistenza e l’universalità del pericolo, la fragilità della libertà di parola, ecco perché, anche in questo caso, è impossibile rassegnarsi a questo stato di cose”. Il presidente francese si conferma l’unico leader europeo con una visione.

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