Dopo il referendum farsa

Putin firmerà domani l'annessione dei quattro territori ucraini occupati

Enrico Cicchetti

Mosca prepara un grande spettacolo per dare legittimità alla sua operazione illegale a Donetsk, Luhanks, Zaporizha e Kherson. La cerimonia di firma dei trattati si terrà al Cremlino alle 14 italiane. Intanto la Finlandia chiude i confini ai russi

Dopo i referendum farsa dei giorni scorsi, il presidente Vladimir Putin firmerà domani, venerdì 30 settembre, i trattati di annessione alla Federazione Russa dei quattro territori ucraini occupati: Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia, Kherson. Dmitri Peskov, il portavoce del Cremlino, ha detto che Putin terrà un discorso al Cremlino alle 15 ora locale (le 14 in Italia).

  

La scorsa settimana le autorità russe hanno iniziato a chiedere alle persone nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia se volessero unirsi alla Russia, nel tentativo di formalizzare l'annessione delle quattro aree. Mosca non controlla completamente tre delle quattro regioni, mentre la sua presa sulla quarta, Luhansk, è minacciata dall'avanzata verso est delle forze ucraine. Tuttavia il Cremlino sta preparando un grande spettacolo (con tanto di concerto finale) per dare lustro e un senso di legittimità alla sua annessione illegale, sulla falsa riga di quanto avvenuto dopo l'annessione della Crimea nel 2014. Le autorità russe hanno affisso cartelloni pubblicitari e installato un gigantesco schermo nella Piazza Rossa.

 

L'ipotesi di una annessione è stata accolta dall'unanime condanna internazionale - persino tre attori globali chiave come Cina, India e Turchia, che finora avevano rifiutato di scegliere da che parte stare o che avevano mostrato la loro vicinanza con il Cremlino, all'ultima Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno lasciato intravedere una possibile svolta - mentre le forze di Kyiv proseguono la controffensiva nel nord-est del paese e nel Donbas. "Non accettiamo i referendum farsa e non accetteremo mai nessuna annessione dei territori ucraini occupati", ha ribadito la portavoce della Commissione Ue Dana Spinant in seguito all'annuncio di Mosca. Ieri Bruxelles ha proposto una nuova serie di sanzioni contro la Russia. Ieri sera il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha detto che sta lavorando con i leader occidentali per coordinare una forte risposta internazionale. "Il nostro compito chiave ora è coordinare le azioni con i partner in risposta ai referendum fasulli organizzati dalla Russia e a tutte le minacce correlate", ha spiegato.

 

Intanto anche la Finlandia ha deciso di chiudere i confini ai "turisti" russi a partire dalla notte tra giovedì e venerdì. Il governo di Helsinki terrà una conferenza stampa per spiegare le nuove regole per l'ingresso dei russi alla frontiera con l'obiettivo, scrive il quotidiano Helsingin Sanomat, "di diminuire l'arrivo dei russi in Finlandia fino alla metà del livello attuale". Da mezzanotte i cittadini russi potranno entrare in Finlandia solo per motivi particolari e dimostrati, come visite ai parenti, per lavoro o per ricevere cure mediche. Il ministro degli interni finlandese Krista Mikkonen ha affermato che "tutte le richieste di ingresso verranno considerate individualmente" aggiungendo che chi vuole "può far richiesta d'asilo oppure cercare di attraversare il confine illegalmente. Ma siamo preparati".

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  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti