Foto di Filippo Attili, via LaPresse 

la telefonata

Draghi chiama Zelensky: nessun riconoscimento per i referendum farsa in Donbas

Redazione

Il presidente del Consiglio italiano ha espresso la sua posizione di vicinanza al paese invaso in un colloquio telefonico tramite il quale ha assicurato il suo sostegno alla causa ucraina a seguito del voto illegale nelle zone occupate del Donbas, di Kherson e Zaporizhzhia

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha telefonato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky per parlare della situazione di Zaporizhzhia e dei referendum che si sono tenuti nelle zone occupate del Donbas, di Kherson e Zaporizhzhia. Draghi ha assicurato che l'Italia non riconoscerà l'esito dei referendum farsa che sono serviti all'annessione illegale dei territori ucraini da parte della Federazione russa. 

 

 

Durante il colloquio, il presidente Zelensky ha annunciato al premier uscente il conferimento della Prima classe dell'Ordine del principe "Yaroslav il Saggio", una delle massime onoreficenze ucraine. Draghi ha fatto sapere di essere "onorato e commosso" e ha aggiunto: "sarò felice di poterla ricevere dalle tue mani a Kyiv, quando sarò libero dai miei impegni istituzionali”.

 

Non è la prima volta che il presidente uscente parla direttamente con Zelensky: era già successo nell'ambito dell'ispezione da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica alla centrale di Zaporizhzhia. Inoltre, sia Mario Draghi che il ministro della Difesa Lorenzo Guerini si sono recati in Ucraina dall'inizio della guerra per esprimere la propria solidarietà. Il 24 agosto, nel giorno della Festa nazionale ucraina, Draghi aveva inviato un videomessaggio, dicendo che "ricostruiremo tutto, insieme". "Il vostro desiderio di vivere in un paese libero e sovrano, il vostro attaccamento ai valori europei sono fonte di ispirazione per tutti noi", aveva ribadito il premier. "Vogliamo aiutarvi a difendervi, a raggiungere una pace duratura, nei termini che riterrete accettabili".

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