Dopo lo spoglio

I giornali inglesi sul voto dei conservatori: “Party's over, Boris”

Le prime pagine non risparmiano BoJo che nonostante abbia vinto contro la sfiducia, ne è uscito umiliato

Mariarosa Maioli

Lo sguardo di BoJo nella fotografia che va per la maggiore sulle prime pagine inglesi, traduce i titoli anche per chi non conosce la lingua: un volto quasi sotto shock quello che i giornalisti hanno fotografato all'uscita del primo ministro dalla Camera dei comuni appena dopo il voto di fiducia. Il premier inglese ha incassato 211 voti a favore e 148 contro. Ha raggiunto il 59 per cento dei consensi e il suo mandato sopravvivrà, così, per almeno un altro anno. Eppure BoJo non può cantare vittoria perchè il numero di voti a favore non è alto come si aspettava: la resa dei conti è in arrivo.

 

I principali giornali inglesi questa mattina hanno aperto con la notizia, e tranne rare eccezioni, tutti hanno rimarcato che la vittoria di Johnson è di fatto una vittoria mutilata.

  

Il Times titola “A wounded victor” cioè "Un vincitore ferito”, insieme all'immagine che ritrae il primo ministro per niente rilassato dopo lo spoglio. La fotografia ricorda quella di Margaret Thatcher quando, in lacrime, lasciò Downing Street dopo essere stata estromessa dal partito tory in un colpo di stato interno, il 28 novembre del 1990. Corsi e ricorsi storici: per BoJo la fine sembra vicina, e i suoi occhi sono lo specchio dei suoi grattacapi.

  

“La falsa vittoria fa a pezzi i Tory”, ha titolato il Daily Telegraph, riferendosi a una spaccatura partitica interna: l'autorità di Johnson è stata riconfermata ma durerà poco, continua il quotidiano britannico nel sottotitolo, e i ribelli cercano un modo per finirlo. Anche gli editorialisti si allineano, e incalzano: “Il primo ministro è rovinato”.

  

Il Financial Times utilizza lo stesso aggettivo del Times “wounded” perchè il “41 per cento dei parlamentari conservatori si è ribellato” e “lo scrutinio mette a nudo il partito”. Il Daily Mirror invece sfodera un titolo da tabloid quale è, scrivendo “Party's over, Boris”, in riferimento al Partygate per cui è stata indetta la sfiducia nel confronti di BoJo: l'inquilino di Downing street, a detta del Mirror, è preoccupato di poter essere fatto fuori nel giro di un anno. Stesso titolo anche per Metro, che sostiene sia tempo per BoJo di andarsene. Si accoda anche il Guardian che nella prima pagina scrive “Il primo ministro si aggrappa al potere dopo l'umiliazione del voto”: nonostante la scarsissima percentuale a suo favore infatti, le regole interne al Partito conservatore impediscono un nuovo voto di fiducia per un anno. Il prossimo 23 giugno però avranno luogo due elezioni suppletive che potrebbero aumentare la tensione nel partito : i conservatori vengono dati in svantaggio rispetto ai laburisti e ai liberal democratici. La prima pagina di "i News" scrive che “Johnson ferito è in pericolo”: è l'uomo malato di Downing street, colpevole di infettare tutti coloro che lo circondano, scrive.

 

D'altra parte però il leader britannico gode ancora di supporto da parte di alcuni giornali nazionali e da una fetta di popolazione che crede che sia stata ordita una congiura nei suoi confronti: il Daily Mail riporta le preoccupazioni di alcuni deputati conservatori che reputano la poca fiducia verso il primo ministro un suicidio elettorale. Il titolo del pezzo (accompagnato da un'immagine di un pulsante rosso) è “I 148 conservatori hanno premuto il pulsante di autodistruzione aprendo le porte al partito laburista di Starmer”. Così come il Sun che titola: “La notte dei biondi coltelli in cui Boris è stato pugnalato da 148 parlamentari", con un gioco di parole tra "long" e blond", in riferimento alla notte dei lunghi coltelli, l'epurazione avvenuta nel 1934 in cui le SS e la Gestapo assassinarono per ordine di Adolf Hitler almeno un centinaio di persone tra cui diversi esponenti di spicco del partito nazista.

Il Daily express cerca la nota ottimista della questione scrivendo: “Ribelle e indomito... Boris: 'guiderò il partito'”.

Dal fronte scozzese l'Herald titola “Colpito e indebolito, ma Johnson promette di rimanere al comando” mentre il Nothern Eco di Darlington scrive “Carry on Boris (for now)” ovvero “Boris continua (per ora)”. Sul web anche lo Spectator non tradisce la sua tradizionale linea politica conservatrice esprimendo vicinanza al leader dei Tory: “Può riprendersi Boris?” è il titolo in apertura che anticipa gli editoriali successivi molto più espliciti, come quello di Freddy Gray: “We'll miss Boris if he goes, cioè “ci mancherà Boris se se ne andrà”.

  

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