(Ansa)

◉ LA GIORNATA

Guerra in Ucraina, le notizie del 93esimo giorno

Redazione

L'esercito russo prosegue nel tentativo di accerchiare Severodonetsk e alza il livello dello scontro nell'Ucraina orientale. Ma secondo la Difesa britannica le forze di Kyiv mantengono il controllo di alcune zone, "negando alla Russia il pieno controllo della regione". Zelensky: "Il Donbas rischia di diventare un deserto". Lavrov: Occidente ha dichiarato guerra al mondo russo

Giorno 93 dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. La giornata, in breve:

  • L'attuale offensiva delle truppe russe nel Donbas rischia di trasformare la regione in un deserto. Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio pubblicato ieri sera, sottolineando come il Donbas sia "in fiamme". Secondo il presidente ucraino l'esercito del Cremlino starebbe mobilitando nuove forze per sostituire i morti e i feriti "nel contingente di occupazione". "Tutto questo, compresa la deportazione del nostro popolo e i massacri di civili, è un'evidente politica di genocidio portata avanti dalla Russia", ha aggiunto.
  • Secondo la Cnn gli Stati Uniti sono pronti a fornire nuove armi all'Ucraina, tra cui i sistemi missilistici ad ampio raggio richiesti da Kyiv
  • Gli attacchi russi nell'est dell'Ucraina si fanno sempre più forti, secondo le autorità ucraine avrebbero raggiunto la massima intensità dall'inizio del conflitto. I separatisti russi dichiarano di aver preso il controllo della città di Lyman, con l'appoggio dell'esercito russo. 
  • Nella notte pesanti bombardamenti hanno colpito la regione di Sumy.

 

Nato: riunione ministri della Difesa a Bruxelles il 15 e 16 giugno

La Nato ha convocato una riunione con i ministri della Difesa alleati a Bruxelles, il 15 e il 16. L'incontro sarà presieduto dal segretario generale Jens Stoltenberg. Il 15 si terrà inoltre una cena  a cui parteciperanno anche Finlandia, Georgia, Svezia, Ucraina e Unione europea. 


 

115 soldati della Guardia nazionale russa licenziati per rifiuto ad andare al fronte

Almeno 115 soldati della Guardia nazionale russa sarebbero stati licenziati per aver rifiutato di partecipare all'operazione militare speciale in Ucraina. Il ricorso dei militari è stato respinto in blocco, per "aver rifiutato di eseguire un incarico ufficiale", secondo quanto si legge nel pronunciamento del tribunale di Nalchik, nel Caucaso.

Defezioni di questo genere si sono verificate anche in Bielorussia - che continua a sostenere l'invasione russa - nelle scorse settimane.


Putin al cancelliere austriaco: "Senza fondamento" le accuse su ritardi consegne cereali

Le accuse contro la Russia, considerata responsabile dei problemi a livello mondiali sulle consegne di cereali a causa dell'invasione dell'Ucraina, sono "senza fondamento". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un colloquio telefonico con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, di cui il Cremlino rende nota. Per il presidente russo la causa della crisi alimentare andrebbe invece cercata nelle sanzioni occidentali, spiega il documento.


Zelensky sente Draghi: "Ci aspettiamo altri aiuti per la difesa" 

"Ho informato" il premier Mario Draghi della "situazione sulla linea dei fronte: ci aspettiamo altro sostegno per la difesa dai nostri partner, ho sollevato il tema del rifornimento di carburante". Lo ha scritto su twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dando notizia del colloquio telefonico avuto con il premier italiano, da lui anticipato nella conferenza stampa di ieri, dopo la conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin.

 

 

Il colloquio, fa sapere Palazzo Chigi in una nota, si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno, con particolare riguardo alle regioni orientali del paese, e sullo sblocco delle esportazioni di grano. Il presidente Draghi ha assicurato il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione europea. 
 


Grande incendio a Mosca
 

Come riporta l'agenzia Nexta, un grande incendio è scoppiato a Mosca in un magazzino con gomma e mobili.

 


 

Zelensky: "Dobbiamo affrontare la realtà e parlare con Putin"

"Ci sono cose da discutere con il leader russo. Non dico che la nostra gente sia ansiosa di parlargli, ma dobbiamo farlo e affrontare la realtà di ciò che stiamo vivendo": intervenendo a un incontro con un think tank indonesiano - riporta Reuters -, il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato nuovamente la necessità di aprire un vero negoziato con Vladimir Putin.

"Cosa vogliamo da questo incontro.? Rivogliamo le nostre vite. Rivendichiamo la vita di un paese sovrano all'interno del proprio territorio", ha detto ancora il leader ucraino, aggiungendo tuttavia che la Russia non sembra essere ancora disposta a imbastire seri colloqui di pace.


 

Autorità Crimea: Kherson e Zaporizhzhia passate a numeri di telefono russi 

Secondo il consigliere del governatore della Crimea per le politiche dell'informazione, Oleg Kryuchkov, " nuovi operatori di telecomunicazioni stanno già lavorando" nelle regioni di Kherson e Zaporižžja . Anche l'amministrazione di Zaporižžja conferma che nella zona sarebbbero in vendita sim con prefisso russo.

Si tratta di una delle modalità con cui il Cremlino vuole "russificare" le zone occupate. 


Kyiv accusa Mosca sui corridoi marittini: "Non sono stati concordati. Cercano un alibi"

Serhii Bratchuk, portavoce dello Stato maggiore operativo dell'amministrazione regionale di Odessa, ha affermato oggi che i "corridoi umanitari marittimi" annunciati dall'esercito russo non erano stati concordati dall'Ucraina, accusando il Cremlino di voler scaricare le proprie responsabilità sull'Ucraina per la crisi alimentare globale. Come riporta la Cnn, secondo il funzionario ucraino si tratta soltanyo di "tentativi di creare un alibi. Questa è solo un'altra bugia della Russia".
 


Boris Johnson sollecita l'invio di armi più pesanti a Kyiv: avanzata russa "lenta ma palpabile"

"È assolutamente fondamentale continuare a sostenere militarmente gli ucraini": intervistato da Bloomberg, il primo ministro britannico Boris Johnson è tornato a parlare dell'invio di armi all'Ucraina, sostenendo la necessità di fornire Kyiv si strumenti più avanzati, come i sistemi missilistici ad ampio raggio, per fronteggiare l'avanzata russa nell'Ucraina orientale, "lenta" ma "palpabile".

"Quello di cui hanno bisogno gli ucraini ora è il tipo di missile, un sistema missilistico a lancio multiplo, che consentirà loro di difendersi dall'artiglieria russa molto brutale".


Milizie Donetsk: porto di Mariupol riaprirà in pochi giorni 

Il porto di Mariupol sarà nuovamente in grado di ricevere le navi entro la fine di maggio. Lo ha dichiarato il leader della repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, citato dall'agenzia di stampa "Interfax". Ieri il ministero della Difesa russo ha riferito che le forze della marina di Mosca hanno eliminato la minaccia legata alle mine nell'area acquatica del porto di Mariupol e che le navi civili possono utilizzare in sicurezza l'infrastruttura.


 

Governatore Luhansk: russi avanzano su Severodonetsk ma non sfondano difese

L'esercito russo sta attaccando Severodonetsk, nella regione di Luhansk, da varie direzioni, ma non è in grado di sfondare le difese ucraine. Lo ha dichiarato il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Haidai, aggiungendo che le truppe russe stanno cercando di avvicinarsi alla strada Lysychansk-Bakhmut per prenderne il controllo, ma, non riuscendo ad avere la meglio, bombardano continuamente, il che rende difficile gli spostamenti. "I russi stanno anche colpendo i ponti che collegano le città all'interno della regione per interrompere la circolazione".


 

Kuleba, ministro degli Esteri di Kyiv: "Abbiamo bisogno di armi pesanti"

L'Ucraina ha bisogno di armi pesanti per poter respingere le forze russe. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un video pubblicato sul proprio profilo Twitter. "L'unico aspetto in cui la Russia è migliore di noi è la quantità di armi pesanti che possiede. Senza artiglieria, senza lanciarazzi multipli non saremo in grado di respingerli", ha sottolineato il diplomatico. Kuleba ha anche confermato che la situazione nell'Ucraina orientale, dove le forze russe sono all'offensiva, "è terribile come si dice". "Direi che è anche peggio di quello che si dice. Abbiamo bisogno di armi. Se ci tieni davvero all'Ucraina, armi, armi e armi ancora", ha aggiunto il ministro degli Esteri.


 

L'esercito russo continua le manovre di accerchiamento di Severodonetsk

L'offensiva russa nell'Ucraina orientale è sempre più intensa. Secondo il bollettino quotidiano pubblicato dal ministero della Difesa britannico, la Russia sta provando ad accerchiare Severodonetsk "sebbene l'Ucraina mantenga il controllo di più settori, negando alla Russia il pieno controllo del Donbas". 

 

 


Lavrov: "Occidente ha dichiarato guerra a mondo russo"

"L'Occidente non nasconde di aver dichiarato guerra al mondo russo". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, intervenendo a un incontro con i rappresentanti delle regioni russe nel corso del quale ha anche affermato  la politica estera del presidente russo Vladimir Putin si basa su un ampio sostegno pubblico.


 

Kyiv: 500 mine russe nel Mar Nero

La Russia ha disseminato nel Mar Nero tra 400 e 500 vecchie mine sovietiche, che vengono strappate dalle ancore quando il mare è agitato e vanno alla deriva. Lo ha affermato il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, sul proprio canale Telegram, aggiungendo che ciò' rende impossibile l'esportazione di merci dai porti ucraini. A suo dire Mosca ha "creato una crisi alimentare nel mondo" e sta usando un "alibi informativo" incolpando di questo l'Ucraina.

 

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