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◉ LA GIORNATA

Guerra in Ucraina. Le notizie 70esimo giorno dall'invasione russa

La Commissione ha presentato il nuovo pacchetto di sanzioni che prevede anche l'embargo graduale al petrolio russo. Intanto la Bielorussia ha iniziato esercitazioni militari

Giorno 70 dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. La giornata, in breve:

  • L'esercito della Bielorussia ha iniziato esercitazioni su larga scala per testare la loro prontezza al combattimento. Lo ha confermato il ministero della Difesa bielorusso. Come riportato da Reuters, "si prevede che l'esercitazione coinvolgerà un numero significativo di veicoli militari, che potranno rallentare il traffico sulle strade", ha affermato il ministero bielorusso in una nota. Minsk c'ha tenuto a specificare però che questa esercitazione non rappresenta una minaccia per gli stati confinanti o per la comunità europea in generale;
  • L'Unione europea sta lavorando a un nuovo pacchetto di sanzioni, il sesto, che contiene un embargo graduale al petrolio russo. La bozza è pronta ed è stata presentata dalla Commissione europea.

  • Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha confermato che almeno 156 persone di quelle evacuate dall'acciaieria Azovstal a Mariupol sono arrivate a Zaporižžja. Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenkoa, ha reso noto che almeno 200 civili sono ancora intrappolati nel complesso industiale e circa 100.000 sono rimasti in città. Durante le operazioni di evaquazione le truppe russe hanno continuato a bombardare, tentando inoltre di assaltare le acciaierie Azovstal in violazione degli accordi di cessate il fuoco. Oggi sono previsti quattro corridoi umanitari tra Mariupol e Zaporižžja, "se ci saranno le condizioni di sicurezza", ha sottolineato il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk;

  • Sei stazioni ferroviarie sono state colpite nella notte da missili russi. Lo ha riferito il presidente delle ferrovie ucraine, Alexander Kamyshin all'agenzia Unian. Non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati "sono gravi", secondo Kamyshin.


Nel teatro di Mariupol più di 600 vittime: l'indagine esclusiva di AP

I giornalisti di Associated Press hanno pubblicato oggi una lunga analisi che fornisce dettagli approfonditi sul bombardamento del teatro di Mariupol il 16 marzo scorso. Stando all'inchiesta sono state uccise circa 600 persone all'interno e all'esterno dell'edificio (il numero di civili più alto mai registrato in un attacco). L'indagine parte dalle testimonianze dei 23 sopravvissuti e soccorritori per rivelare le caratteristiche dell'aggressione russa, fornendo anche le planimetrie del teatro, foto e video realizzati prima e dopo il bombardamento e analisi di esperti che hanno esaminato la metodologia dell'attacco.

I testimoni diretti hanno affermato che all'interno l'edificio era gremito, con circa una persona ogni 3 metri quadrati di spazio tra le stanze e i corridoi: la stima è che fossero in mille dentro il Dramatic Theatre durante l'assedio russo. Di questi mille i sopravvissuti e i soccorritori sostengono di averne visti 200 in fuga, non di più. “Tutte le persone sono ancora sotto le macerie, perché le macerie sono ancora lì, nessuno le ha scavate", ha detto una superstite: “Questa è una grande fossa comune”. Tutti dicono che più di 100 persone erano nella cucina da campo all'esterno e che nessuno di loro si è salvato. Dopo il bombardamento i sopravvissuti sono fuggiti dall'uscita principale e da un ingresso laterale perchè tutte le altre aree erano state schiacciate.

Perchè si trovavano così tanti civili all'interno del principale teatro

Dopo l'inizio dell'accerchiamento di Mariupol a inizio marzo, la città ordinò l'apertura dell'edificio, nella piazza del centro del paese da più di 60 anni, come rifugio antiaereo grazie alle dimensioni, alla robustezza della muratura e dell'ampiezza del seminterrato. Ogni giorno arrivarono sempre più cittadini, convinti di trovarsi nel posto giusto per essere al sicuro: lo scenografo del teatro, nella speranza di intenerire i soldati della fazione opposta, utilizzò la vernice per scrivere la parola BAMBINI sul marciapiede esterno e scongiurare un attacco aereo. Lettere grandi, in alfabeto cirillico, ben evidenti, che non hanno evitato il dramma.

Dopo l'attacco all'ospedale pediatrico, inoltre, si riversarono nel teatro anche due o tre donne incinte insieme alle loro famiglie: a loro furono riservati gli spogliatoi al secondo piano, lungo il corridoio dietro il palco. Nonostante l'afflusso ingente, nessuno dormì sul palco sotto la cupola, avendo il presagio che potesse essere una posizione poco sicura, come effettivamente è successo. Marya Kutnyakova, di 30 anni, ha raccontato il momento drammatico del bombardamento: aveva lasciato la madre all'ingresso per registrarsi mentre lei era uscita nelle vicinanze. Le pareti spesse, reputate così sicure, erano ridotte in polvere.

L'attacco ha colpito la cucina da campo e il palco intorno alle 10 del mattino: le macerie ancora oggi rimangono li come il 16 marzo, nessuno le ha smantellate, i russi controllano l'area. La domanda che l'Associated Press si fa ancora è: quanti cadaveri ci sono la sotto?

AP riporta le parole di un agente di polizia che sotto anonimato ha affermato di essere passato davanti al teatro una settimana dopo l'attacco e di aver sentito un odore di morte opprimente. “Senza poter andare sulla scena sarà difficile avere altre informazioni”, ha detto l'ex ambasciatore degli Usa per crimini di guerra Clint Williamson. Nel frattempo le famiglie sono alla disperata ricerca di notizie dei propri cari: dai canali Telegram i dispersi risultano 19mila e di questi più di 9.600 si riferiscono solo a Mariupol.


Nell'acciaieria Azovstal sono in corso violenti scontri: persi i contatti con le truppe ucraine

Come riportano Cnn e Bbc, il sindaco di Mariupol ha annunciato alla tv ucraina che sono in corso violenti scontri nell'acciaieria Azovstal, dove all'interno si trovano ancora centinaia di civili tra cui 30 bambini. Gli occupanti russi hanno sparato sulle posizioni dell'esercito ucraino che sono asseragliate nell'impianto siderurgico ma di cui, da oggi, sono stati persi i contatti, ha continuato Vadim Boichenko; "i nostri coraggiosi ragazzi stanno difendendo questa fortezza, ma è molto difficile, perché l'artiglieria pesante e i carri armati stanno sparando in tutta l'acciaieria" insieme all'aviazione e alla marina, sempre più vicina. Azovstal è accerchiata da tre fronti, quello di terra, quello aereo e quello navale. "Preghiamo per i nostri ragazzi eroici. E li ringraziamo per l'impresa che hanno fatto per il nostro paese. Hanno trattenuto il nemico. Ci hanno dato più tempo per prepararci" ha concluso il sindaco di Mariupol, ricordando inoltre che le persone continuano a morire e che il massacro nella città simbolo dell'invasione russa non sembra giungere a conclusione. 


Il Cremlino conferma che per ora non ci sarà nessun incontro tra Papa Francesco e Putin

Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha annunciato in un briefing che non ci sarà nessun incontro tra Papa Francesco e Putin, nonostante il desidero del pontefice comunicato nell'intervista di ieri al Corriere della sera. Peskov ha anche osservato che non sono state annunciate iniziative su questo tema e che il Cremlino non valuta la necessità di tale incontro. Nel frattempo, in mattinata Francesco ha accolto in Vaticano il premier giapponese Fumio Kishida con il quale ha parlato anche della guerra in corso, sottolineando l'urgenza del dialogo per la pace. Francesco ha affermato come sia "inconcepibile l'uso e il possesso" a livello mondiale delle armi nucleari, minaccia reale nel conflitto tra Russia e Ucraina. 


La condanna del rabbino capo della Russia: "Lavrov si scusi per le frasi contro gli ebrei"

Anche Berel Lazar, il rabbino capo della Russia, si è soffermato sulle parole del ministro degli Esteri russo che domenica 1 maggio nel corso dell'intervista a Zona Bianca ha paragonato Zelensky a Hitler, dopo aver sottolineato che "gli ebrei stessi dicono che i peggiori antisemiti sono ebrei". Le esternazioni di Lavrov sono state "scioccanti" ha detto il rabbino a un'agenzia di stampa russa. "Non mi ritengo autorizzato a dare consigli al capo della diplomazia russa, ma sarebbe bello se si scusasse con gli ebrei e ammettesse semplicemente il suo errore". Berel Lazar ha anche risposto alla dichiarazione del ministero degli Esteri russo, che ha accusato Israele di sostenere il "regime neonazista" di Kyiv, dove sarebbe fiorito "l'antisemitismo": non è opportuno, secondo il rabbino capo, confrontare l'Olocausto e l'attuale guerra mossa dai russi ai danni degli ucraini. 


Charles Michel in Moldavia: "L'Ue invierà a Chișinău aiuti per 13 milioni di euro"

Il presidente del Consiglio europeo, in visita nella capitale moldava, ha annunciato che l'Unione europea aumenterà nel corso dell'anno e in maniera significativa gli aiuti militari verso il paese. "E' nostro dovere europeo aiutare e sostenere il paese" ha affermato nella conferenza stampa congiunta con la presidente moldava Maia Sandu "e aumentare il nostro sostegno alla sua stabilità, sicurezza e integrità territoriale". Da parte sua Sandu ha ringraziato per i 13 milioni di euro di aiuti da parte dell'Ue affermando che la Moldavia non vede una minaccia "imminente" nonostante le "provocazioni" dei separatisti filo-russi nella regione separatista della Transnistria. La presidente ha concluso che nei prossimi giorni verrà compilata la seconda parte del questionario di adesione all'Ue. 


 

L'Ue pronta all'embargo (graduale) al petrolio russo

"Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d'importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato". La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al Parlamento europeo ha presentato il nuovo pacchetto di sanzione alla Russia, annunciando la svolta sul greggio. "Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l'impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell'anno", ha aggiunto. "Quando i leader si sono incontrati a Versailles, hanno concordato di eliminare gradualmente la nostra dipendenza dall'energia russa. Nell'ultimo pacchetto di sanzioni, abbiamo iniziato con il carbone. Ora stiamo affrontando la nostra dipendenza dal petrolio russo. Cerchiamo di essere chiari: non sarà facile. Alcuni Stati membri sono fortemente dipendenti dal petrolio russo. Ma dobbiamo semplicemente farlo".

 

  


   

La Russia schiererà truppe bielorusse in Ucraina?

L'Ucraina ha detto che non è da escludere la possibilità che la Russia possa utilizzare le forze armate della Bielorussia nella guerra. Reuters riferisce che dopo che la Bielorussia ha iniziato le esercitazioni militari, il portavoce del Servizio di frontiera ucraino Andriy Demchenko ha dichiarato: "Non escludiamo che la Federazione Russa possa a un certo punto utilizzare il territorio della Bielorussia, le forze armate della Repubblica di Bielorussia, contro l'Ucraina. Pertanto, siamo pronti".

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