la lettera

Caro Draghi, Lukashenka va sanzionato quanto e come Putin

Il regime di Minsk deve essere soggetto a un pacchetto di sanzioni che rispecchi quello imposto alla Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. La lettera al premier di un ex ministro bielorusso

Pubblichiamo la lettera di Pavel Latushka – a capo del National Anti Crisis Management della Bielorussia, il governo ombra del paese in esilio – indirizzata al primo ministro italiano Mario Draghi. Latushka è stato ministro bielorusso della Cultura e ambasciatore in Francia, Spagna, Polonia e Portogallo. La traduzione del suo articolo comparso sul New European lo trovate qui.


 

 

Gentile primo ministro, le scrivo per spiegarle perché crediamo che il regime di Lukashenka a Minsk debba essere soggetto a un pacchetto di sanzioni che rispecchi quello imposto alla Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Come uno dei leader dell’opposizione bielorussa, con sette procedimenti penali, uno dei quali comporta la pena di morte, ritengo che l’occidente abbia sottovalutato fino a che punto Lukashenka sia il partner in crime di Putin: senza il suo sostegno politico e militare le cose avrebbero potuto andare diversamente rispetto alle orribili conseguenze cui stiamo assistendo.

 

Il suo sostegno continua a essere vitale per Putin, sia in termini militari come co-aggressore, ma anche nell’usare la Bielorussia per aiutare la Russia ad aggirare alcune delle sanzioni. C’è già un precedente su questo, come spiego nell’articolo di questa pagina. Qui spiego anche che Putin sta ricompensando finanziariamente il regime di Lukashenka per questo sostegno, a beneficio di entrambi. Anche prima dell’invasione, avevamo presentato 40 mila pagine di prove alla Corte penale internazionale, sostenendo l’accusa contro Lukashenka su una serie di fronti. Saremmo disposti a fornirvele o, se preferite, di fornirvi dei riassunti.

 

Troppo spesso in passato gli oltraggi perpetrati da Lukashenka sono stati condannati dall’occidente, ma raramente sono seguite le azioni necessarie per dissuadere lui e Putin dal continuare con ulteriori e sempre più grandi oltraggi. Dato ciò che sta accadendo ora, non è più possibile restare inerti. Apprezziamo che l’Italia voglia essere un ponte tra la Russia e l’Europa, ma l’Italia e l’occidente devono capire che Lukashenka è un serio attore nella macchina da guerra di Putin. L’occidente ha bisogno di una risposta seria: procedimenti giudiziari per i crimini passati e presenti, sanzioni per quelli attuali. Qualsiasi cosa in meno è fare il suo gioco e quello di Putin. Il popolo dell’Ucraina, il popolo della Bielorussia, e le persone oneste ovunque meritano di meglio.

 

La prego di considerare la  mia massima disponibilità a discuterne con lei o con i vostri rappresentanti in qualsiasi momento. La ringrazio per l’attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti.