Il nuovo video di propaganda dei talebani, che vogliono sembrare come i loro nemici

Daniele Raineri

Dimessi turbanti, pakol e Ak47, armati come commandos occidentali, marciano a ritmo di trap con testi in inglese. Così i mujaheddin cercano di fare colpo sulle nuove generazioni, anche all'estero

Questo è un video appena pubblicato dai canali media dei talebani, i guerriglieri estremisti musulmani che vogliono riconquistare l’Afghanistan. In vent’anni di guerra i talebani non sono cambiati dal punto di vista dell’idoelogia: il loro obiettivo è sempre stabilire un Emirato in tutto il paese e imporre la loro versione rigidissima dell’islam su tutta la popolazione. Ma come si vede nel video hanno un approccio molto aggiornato alla propaganda: fanno circolare il loro materiale sui social media, producono inni in lingua inglese come questo per fare presa sui simpatizzanti all’estero e fanno un uso smodato dell’autotune, vale a dire di quel filtro elettronico che altera la voce e che siamo abituati ad ascoltare in altri contesti. Il testo è una sequenza di bugie politiche: i talebani sono la scelta della nazione afghana, i talebani sono eletti dalla nazione afghana, i talebani sono stati selezionati dalla nazione afghana e così via. In realtà molti afghani sono inorriditi dal fatto che i talebani potrebbero tornare e non c’è stata alcuna “scelta”. 

 

 
Quando governavano, alla fine degli anni Novanta e prima del 2001, i talebani lapidavano le donne per comportamenti che in occidente non sono considerati reati, come l’adulterio, e impedivano loro di studiare o anche soltanto di uscire di casa senza un accompagnatore uomo. Ora minacciano di riprendere il potere in ampie zone dell’Afghanistan grazie al ritiro del contingente di soldati occidentali e soprattutto di quelli americani. 

 

È interessante che i guerriglieri nel video, come succede da qualche anno, emulano i soldati americani, a partire dalle divise per finire con le procedure di addestramento e con le armi occidentali (che hanno preso dai soldati dell’esercito regolare afghano). In pratica vogliono sembrare come i loro nemici. Nel 2001 la storia delle forze speciali americane che vestite in abiti afghani e a cavallo guidavano la guerra contro i talebani divenne celebre. È una guerra dove i combattenti, talebani o americani che siano, tentano di assomigliare il più possibile all’altra parte.

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  • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)