Lo Stato islamico prende una città sulla costa in Mozambico (occhio a Eni)
La presa di Mocimboa da Praia è un pessimo segnale, come nel 2014 lo fu la conquista di Mosul nel nord dell’Iraq
Roma. Tra le notizie cupe del 2020 questa rischia di passare inosservata: lo Stato islamico ha conquistato un porto di settantamila abitanti, Mocimboa da Praia, sulla costa del Mozambico nell’Africa sud-orientale. E’ lo stesso Isis dell’Iraq e della Siria, gli uomini hanno la stessa impostazione ideologica, la stessa catena di comando e lo stesso apparato media – e infatti i comunicati dello Stato islamico in Mozambico sono dati dagli stessi canali ufficiali del gruppo che trasmettono i comunicati dal resto del mondo, dall’Iraq alla Siria all’Afghanistan. Quest'anno dal Mozambico sono stati trentasette. C’è da scommettere che qualcuno dei capi del nucleo originale sia arrivato fin laggiù, del resto in questo momento è un iracheno a comandare i resti della divisione del gruppo in Libia. Quando si parla di una milizia islamista locale che si sarebbe affiliata all’Isis sarebbe più corretto dire che quella milizia adesso “è Isis”, a tutti gli effetti. Non ci sono vie di mezzo.
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- Daniele Raineri
Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)