Kamala Harris (LaPresse)

la sfida per la casa bianca

Joe Biden ha scelto Kamala Harris come sua candidata vicepresidente

Paola Peduzzi

Per il democratico è un ritorno a casa, l'ex procuratrice della California è una moderata che avrà il compito di mobilitare i voti dei più giovani e delle minoranze

Joe Biden ha scelto Kamala Harris come sua vicepresidente per le elezioni di novembre. Era la favorita e infatti è stata scelta.

  

     

Anche prima della crisi per il coronavirus e le proteste contro il razzismo che hanno portato il candidato democratico a subire sempre più pressioni del tipo “la vicepresidente deve essere donna e nera”, la Harris era vista come la compagna di ticket naturale di Biden.

   

Ex procuratrice della California e poi senatrice, la Harris, 55 anni, compensa la debolezza di Biden – un uomo bianco di 77 anni – nel mobilitare il voto più giovane e delle minoranze. La scelta poi sembra non suggerire un calcolo elettorale ma semmai una consuetudine tra i due, una collaborazione che va avanti da molto tempo e che riguarda la famiglia – il figlio di Biden Beau, scomparso nel 2015, era un collega e amico della Harris – così come l'orbita dell'Amministrazione Obama. 

      

       

Da un punto di vista più strettamente politico e di equilibrio dentro al Partito democratico, la Harris riflette l'istinto originario di Biden: è moderata. In questi mesi, nel tentativo di unire il partito per sfidare compatti Donald Trump e per medicare la grande frattura ideologica con i “radicali” legati a Bernie Sanders, Biden si è spostato più a sinistra. Ne avevamo scritto qui. “Se prima Biden aveva un messaggio legato alle proprie possibilità di essere eletto, ora sta adottando uno spezzatino retorico che mischia l’hope di Obama e il populismo di Sanders”

  

Naturalmente, la Harris non è neutra in questa sfida. Se cercate troverete molte critiche su di lei, sintetizzabili in: “Harris is a cop”, è un poliziotto. Quando le proteste chiedono “abolish police”, avere un rappresentante democratico “poliziotto” potrebbe essere un problema. Un commento del New York Times delineava questo problema, in tempi non sospetti.

 

Ma per Biden la scelta della Harris è un ritorno a casa, che conferma la nuova dinamica nelle sinistre occidentali definita “soft left”. Poi bisogna vedere se la dinamica sarà vincente.

  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi