Jair Bolsonaro (LaPresse)

Bolsonaro s'è preso il Covid

Maurizio Stefanini

Il presidente del Brasile è risultato positivo, il suo paese è il secondo per numero di contagiati ma per lui il coronavirus era "sopravvalutato"

“E' iniziato domenica con qualche malore e si è aggravato il lunedì. Tutti sapevano che il virus prima o poi avrebbe raggiunto una parte considerevole della popolazione. Io ad esempio, se non avessi fatto l’esame non conoscerei il risultato: è positivo”. Non è il primo leader politico a essere contagiato dal coronavirus: prima di lui la moglie del primo ministro canadese Justin Trudeau, il primo ministro britannico Boris Johnson e Nicola Zingaretti. Ma Jair Bolsonaro si è distinto per una marcata insistenza a minimizzare il rischio del virus, che ha addirittura provocato le dimissioni del suo ministro star Sérgio Moro e anche di due ministri della Sanità in meno di un mese: prima Luiz Henrique Mandetta e poi Nelson Teich.

 

  

“Niente panico”, “Il coronavirus è sopravvalutato”, “Non è quella cosa che i grandi media strombazzano”, “In passato abbiamo avuto problemi più gravi”, “Con la mia storia di atleta per me sarebbe come una febbricola o un raffreddorino”, “Il rischio è quasi zero, il problema è per chi ha più di 60 anni”, “Muoiono gli italiani che sono vecchi”, “I brasiliani possono sguazzare nelle fogne e non si ammalano”, “Il peggio è già passato”: è una antologia delle frasi che alla pandemia Bolsonaro ha dedicato fino alla prima metà di maggio, quando il bilancio era ancora di 178.214 casi e 12.461 morti. Adesso i casi sono saliti a 1.626.071 e i morti sono 65.556 e il Brasile è il secondo paese più colpito al mondo dopo gli Stati Uniti, e il picco non è ancora arrivato.

 

Nelle ultime settimane Bolsonaro è stato costretto dal suo governo a revocare uno spot in cui invitava la gente ad andare al lavoro e da un giudice è stato obbligato a indossare la mascherina in pubblico. In effetti governatori, sindaci, ministri e magistrati hanno largamente preso il sopravvento, imponendo un lockdown che però per via del dichiarato scetticismo del presidente è stato gestito in modo caotico. Bolsonaro dice che comunque si sente bene, che i suoi polmoni sono “puliti”, e che si sente “pronto a lavorare” ma in teleconferenza. Tutti i suoi ministri stanno facendo il test in queste ore e anche gli invitati a quel ricevimento del 4 luglio nella residenza dell’ambasciatore statunitense Todd Chapman, in cui il presidente non ha fatto altro che abbracciare.

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