Una protesta in catalogna. il cartello recita “Stop Sánchez, elezioni adesso!” (foto LaPresse)

Ci saranno elezioni anticipate in Spagna

Eugenio Cau

È quasi sicuro, ora che il governo ha perso il voto sulla legge Finanziaria. Sánchez pensa alle date, con un occhio alla Catalogna

Il Parlamento spagnolo ha bocciato la legge Finanziaria voluta dal governo socialista di Pedro Sánchez, gettando la legislatura in una crisi che quasi sicuramente porterà a elezioni anticipate in primavera.

  

Dopo un dibattito durato due giorni, gli emendamenti che abbattevano la proposta di legge di Bilancio sono stati approvati con 191 voti a favore, 158 contrari e un’astensione. A favore (dunque contrari alla Finanziaria del governo) hanno votato il Partito popolare, Ciudadanos, e soprattutto i partiti degli indipendentisti catalani, che soltanto pochi mesi fa erano stati strumentali per portare Sánchez al potere, disarcionando Mariano Rajoy. Contro gli emendamenti (e dunque a favore della Finanziaria) hanno votato il Partito socialista del premier, Podemos, l’estrema sinistra e gli autonomisti baschi.

 

 

Sánchez, che presiede un governo di minoranza, ha tentato fino all’ultimo di convincere i catalani a votare per la Finanziaria. Il socialista in questi mesi ha fatto molte concessioni e aperture agli indipendentisti, ma non ha potuto cedere sull’ultima richiesta: per votare la Finanziaria, i catalani volevano che il governo si dichiarasse disposto a parlare di “autodeterminazione”, dunque di indipendenza del popolo catalano.

  

Il dibattito è stato senz’altro inasprito dall’apertura, martedì, del processo ai 12 dirigenti delle autorità catalane che hanno organizzato il referendum indipendentista dell’ottobre del 2017, e che sono giudicati per reati come la ribellione e la sedizione.

  

 

Così, da giorni ormai si parla delle possibili date per le elezioni anticipate. L’agenzia di stampa Efe ha fatto circolare la data del 14 aprile, mentre i media spagnoli come il País danno come probabile il 28 dello stesso mese. Altri parlano del 26 di maggio, per fare un election day colossale che mette assieme europee, regionali, comunali e politiche.

  

Secondo i sondaggi, una coalizione di destra composta da Partito popolare, Ciudadanos e dai neofascisti di Vox potrebbe ottenere la maggioranza dei voti.

   

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  • Eugenio Cau
  • E’ nato a Bologna, si è laureato in Storia, fa parte della redazione del Foglio a Milano. Ha vissuto un periodo in Messico, dove ha deciso di fare il giornalista. E’ un ottimista tecnologico. Per il Foglio cura Silicio, una newsletter settimanale a tema tech, e il Foglio Innovazione, un inserto mensile in cui si parla di tecnologia e progresso. Ha una passione per la Cina e vorrebbe imparare il mandarino.