Federica Mogherini (foto LaPresse)

Una buona idea sull'immigrazione

Redazione
Il “migration compact” dà una mossa all’Unione europea, ma è duro da applicare. E’ una “rivoluzione copernicana nel nostro approccio alla cooperazione allo sviluppo”, ha spiegato l’Alto rappresentante Mogherini. Però, c'è un però.

Il “migration compact” presentato ieri dalla Commissione europea rappresenta un passo avanti nella direzione giusta. Si sviluppa in due fasi: nell’immediato, la Commissione intende concludere una serie di “compact” (contratti) con paesi terzi prioritari (Giordania, Libano, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Etiopia) da cui partono o transitano i migranti. L’idea è replicare l’accordo tra Ue e Turchia che ha permesso di azzerare o quasi il numero di arrivi in Grecia. Con 8 miliardi di euro, la Commissione spera di comprare la cooperazione dei paesi prioritari. Nel lungo periodo, l’accordo verrebbe esteso al resto dell’Africa con un piano di investimenti esterni fino a 62 miliardi di euro. Il fatto che la Commissione cambi un po’ verso sull’immigrazione è un successo per Renzi che ha costretto l’Ue a darsi una mossa: “E’ una sua idea”, ha riconosciuto il vicepresidente Timmermans.

 

In teoria, i miliardi destinati all’Africa dovrebbero essere concentrati e indirizzati verso un interesse strategico europeo – l’immigrazione – invece di essere distribuiti a casaccio. Le risorse pubbliche dovrebbero così mischiarsi a quelle private per favorire infrastrutture, commercio e crescita, contribuendo a sradicare alcune cause delle migrazioni. E’ una “rivoluzione copernicana nel nostro approccio alla cooperazione allo sviluppo”, ha spiegato l’Alto rappresentante Mogherini. Il problema, come accade con gran parte delle iniziative comunitarie, è la pratica. Manca un incentivo politico e l’obiettivo dei 62 miliardi è ritenuto impossibile se la Banca europea per gli investimenti non userà criteri più flessibili per finanziare i progetti in Africa. La burocrazia affosserà un’idea politica innovativa.

Di più su questi argomenti: