Un'immagine dell'attentato di domenica ad Ankara (foto LaPresse)

Chi sono i colpevoli degli attentati in Turchia e Costa d'Avorio

Redazione
Nel paese africano Al Qaeda rivendica la strage nella spaggia Grand Bassam che ha provocato 16 morti. L'autobomba che ha ucciso almeno 34 persone ad Ankara invece non ha ancora un colpevole.

Una domenica di attentati. Turchia e Costa d'Avorio unite dalle vittime delle stragi terroristiche. Ad Ankara un'autobomba esplode accanto ad una fermata del bus vicino al parco Güvenpark nel centro della capitale turca. C'erano persone che passeggiavano, che attendevano i mezzi pubblici, auto che percorrevano ignare la strada. Il ministro della Salute turco, Mehmet Merzzinoglu, ha dichiarato alla televisione che i morti sarebbero almeno 34, tra questi almeno due terroristi, e 125 feriti di cui 19 in condizioni gravi. Al momento non ci sono state ancora rivendicazioni. Gli inquirenti stanno battendo le piste del terrorismo islamico, del Dhkp-c, il movimento marxista-leninista di orientamento anti occidentale e dell'area più intransigente del Pkk, ma ancora non sono state annunciate svolte significative nelle indagini.

 

 

Se in Turchia ancora si cerca i colpevoli dell'attentato in Costa d'Avorio non ci sono dubbi della matrice islamista dell'assalto ad una delle spiagge di Grand Bassam, che ha provocato la morte di 16 persone. Un commando di circa una decina di persone è infatti arrivato dal mare, come era successo già a Sousse, in Tunisia, il 25 giugno 2015, facendo fuoco sui bagnanti al grido di "Allah Akbar". Secondo il ministro degli Interni ivoriano 14 sono i civili uccisi, 2 invece sono militari che presidiavano la zona: tra le vittime due sono gli europei (un francese, come confermato anche dal presidente francese Françoise Hollande, e un tedesco), gli altri invece erano turisti africani che provenivano da Mali, Camerun e Burkina Faso. L'attentato è stato rivendicato da il gruppo del Maghreb islamico affiliato ad Al Qaeda.

 

 

I terroristi "sono arrivati dalla spiaggia. Io ne ho visti due, giovani africani, in maglietta e jeans", ha raccontato al Monde Lucina Outtara, una dipendente di uno degli hotel che danno sulla spiaggia. "All’inizio hanno sparato su dei ragazzi che stavano sulla battigia, davanti all’hotel Etoile du Sud, poi sono andati a la Paillote. Sono passati davanti al nostro albergo ma non si sono fermati. Gli spari sono durati un paio d’ore, forse un’ora e mezza".