Strage di soldati ad Ankara

Redazione
Proprio mentre il governo della Turchia è sull’orlo di un intervento militare in Siria, una bomba esplode nella capitale Ankara accanto a un bus dell’esercito e uccide non meno di 28 soldati.

Proprio mentre il governo della Turchia è sull’orlo di un intervento militare in Siria, una bomba esplode nella capitale Ankara accanto a un bus dell’esercito e uccide non meno di 28 soldati. Il video di una telecamera di sorveglianza mostra quella che potrebbe essere un’autobomba guidata da uno stragista suicida: in questo caso, si tratterebbe dell’ennesimo attentato dello Stato islamico in Turchia, il sesto da luglio, questa volta però contro un obiettivo militare.

 

 

 

La seconda pista è quella del Pkk, il partito combattente curdo che nel sud del paese sta affrontando una serie di operazioni militari dell’esercito che hanno come fine la sua eradicazione. Truppe e mezzi corazzati entrano nei quartieri curdi di città sottoposte al coprifuoco, fanno retate, ingaggiano battaglia con i militanti locali. Il Pkk risponde spesso con attentati, ma di rado di questa portata. Questa lotta farebbe più notizia, se soltanto non si svolgesse vicino alla Siria dove muoiono a migliaia. Ora c’è da vedere come reagirà il presidente Erdogan.

 

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