L’inviato speciale dell’Onu per la crisi in Libia Bernardino León (foto LaPresse)

In Libia, León annuncia l'intesa per un governo unitario ma Tripoli e Tobruk restano scettiche

Redazione
L’inviato speciale dell’Onu parla di accordo raggiunto. Ma gli islamisti e il governo riconosciuto dalla comunità internazionale dicono che per loro "non cambia nulla"

L’inviato speciale dell’Onu per la crisi in Libia Bernardino León ha annunciato venerdì che i negoziatori delle due principali fazioni libiche hanno acconsentito a formulare una proposta unitaria di governo di unità nazionale dopo quasi un anno di trattative. E’ un risultato a lungo cercato dalla comunità internazionale, che vede in un accordo la precondizione necessaria a ogni progetto di stabilizzazione della Libia. Tuttavia esponenti di entrambe le fazioni dicono che è ancora presto per poter annunciare la fine della divisione tra il Parlamento islamista di Tripoli e quello riconosciuto dalla comunità internazionale di Tobruk.

 

“Dopo un anno di lavori, dopo colloqui con oltre 150 personalità libiche di tutte le regioni, infine è arrivato il momento in cui possiamo proporre un governo di unità nazionale”, ha detto León in Marocco, dove si tengono i negoziati, elencando i nomi dei membri del futuro governo. Secondo i piani dell’Onu, il primo ministro sarà Fayez Sarraj, membro del governo di Tobruk, e l’esecutivo sarà formato da altri personaggi di spicco, con Abdel Rahman al Sahwili come capo del Consiglio di stato e Musa al Kuni e Fathi al Mujbari come vicepremier.

 

[**Video_box_2**]La proposta però deve essere ancora essere approvata da entrambi i parlamenti, e secondo la Bbc molti esponenti locali hanno giudicato prematuro l’annuncio di una lista di nomi prima ancora che l’idea di un governo unitario fosse approvata. Gruppi di entrambi gli schieramenti hanno già dichiarato l’accordo non valido: Abdulsalam Bilashahir, parlamentare di Tripoli, ha detto alla Bbc che “Noi non facciamo parte di questo governo (proposto). Non vuol dire niente per noi e non siamo stati consultati”. Sempre parlando alla Bbc un parlamentare di Tobruk, Ibrahim Alzaghiat, ha detto: “La proposta di governo porterà alla divisione della Libia e si trasformerà in uno scherzo. La scelta di León non è stata saggia”. Finora tutti i tentativi di accordo tra le due parti sono falliti a causa delle resistenze delle fazioni locali, e il rischio è che la lista di nomi di León, che pure è il miglior successo in un anno di negoziati, resti sulla carta. “La parte difficile è appena iniziata”, ha detto Mussa al Kuni, uno dei vicepremier del governo proposto dall’Onu.

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