Philipp Mißfelder

Chi era Philipp Mißfelder, il conservatore che osava contraddire Merkel

Andrea Affaticati
E' morto a 35 anni, era alla Bundestag da quando ne aveva 26 e molti lo consideravano un possibile successore della cancelliera. Era un battitore libero, un self made man e un amico di Israele

Domenica sono arrivati in cinquecento nella città di Buldern, nel Nordrhein-Westfalen, per dare l’ultimo saluto al parlamentare cristianodemocratico Philipp Mißfelder, morto lunedì scorso, a 35 anni in seguito a una embolia polmonare. C’erano tutti pesi massimi di Cdu e Csu, compresi Angela Merkel, il suo capo di gabinetto Volker Kauder, il presidente del Bundestag Norbert Lammert. Mancava solo Helmut Kohl, ma lui da settimane è ricoverato in ospedale. La stampa internazionale conosceva poco Mißfelder. Eppure in Germania bisogna guardare dietro le quinte per capire chi un giorno potrebbe tenere in mano le redini del paese. E pochi come lo sconosciuto Mißfelder avevano il profilo per sostituire la cancelliera.


Saldamente ancorato nella Cdu, ma non, fa notare la Süddeutsche Zeitung, “un suddito di Merkel”, Mißfelder aveva una lunga esperienza nel partito. A 14 anni è diventato un cristianodemocrativo per seguire il suo idolo Helmut Kohl, al quale tributò sempre la sua profonda stima. Quando Merkel fece fuori l’ex cancelliere per via dello scandalo dei fondi neri, Mißfelder coniò lo slogan “Wir haben ein Idol, Helmut Kohl” (abbiamo un idolo, Helmut Kohl). Diversamente da altri giovani politici di talento e grandi ambizioni (e forse messo in guardia dalle loro sorti), Mißfelder si era sempre tenuto alla larga da una liaison troppo stretta con la Kanzlerin. Come scrive la Süddeutsche Zeitung “non era e non voleva essere un suddito di Merkel”. La sua carriera politica, molto self made, glielo permetteva: a 22 anni aveva preso in mano la formazione giovanile della Cdu, Junge Unione, guidandola per 12 anni. A 26 anni era entrato nel Bundestag, allora era il più giovane deputato. Aveva uno straordinario fiuto per le relazioni personali, motivo per cui disponeva di una rete di contatti “come pochi altri politici, anche navigati” ha ricordato venerdì il presidente del Bundestag Lammert in una breve discorso commemorativo.


Spesso agiva di testa sua. Un assaggio la Cdu lo ebbe già anni fa quando Mißfelder, appena eletto capo della Junge Union, disse che non capiva “perché gli ultra ottantenni si debbano far fare un’anca artificiale a spese dei contribuenti. Un tempo gli anziani camminavano col bastone”. Scatenò un putiferio, eppure non venne cacciato. L’anno scorso aveva fatto scalpore la sua presenza “a titolo privato” alla festa di compleanno di Putin a San Pietroburgo. C’era anche l’ex cancelliere Gerhard Schröder, immortalato mentre abbraccia il suo amico Vladimr. Mißfelder aveva evitato gesti simili, ma la sua presenza aveva fatto infuriare Kauder e Merkel. Lui si era difeso, sostenendo che proprio questi incontri informali servivano a riallacciare i rapporti con Putin. In veste di portavoce della Cdu per la politica estera, si era speso soprattutto per i rapporti transatlantici e con Israele, tanto che il premier Benjamin Netanyahu in persona ha espresso alla famiglia il suo rammarico per la prematura scomparsa. Molto discussi erano anche i proventi che Mißfelder riceveva come consulente della casa editrice teNeues: 100 mila euro l’anno. Tanto che, quando un paio d’anni fa rifiutò l’offerta di Merkel di assumere il ruolo di segretario di stato al ministero della Difesa, qualcuno malignò che la vera ragione del rifiuto fosse l’inevitabile rinuncia a questi emolumenti.


[**Video_box_2**]Con Merkel aveva rapporti cordiali, ma a chi gli chiedeva se la Kanzlerin stesse paralizzando la Repubblica Federale lui rispondeva con un deciso sì. Mißfelder avrebbe voluto una Cdu più conservatrice. Nel 2007 aveva stilato anche memorandum riguardo a un “partito conservatore moderno”. I vertici non avevano tanto apprezzato. Proprio questa sua indole da battitore libero avrebbe potuto fare di lui un giorno un possibile cancelliere – così scrivono ora i giornali. E chissà, forse Merkel stessa sarebbe stata felice di vederlo un giorno al suo posto. Ultimamente la cancelliera ha dimostrato più simpatia per i giovani politici che osano contraddirla piuttosto che assecondarla.

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