Nicolas Sarkozy con la seconda moglie Cecilia (foto LaPresse)

Spiate deludenti

Paola Peduzzi
L’ira francese è cresciuta in fretta, dopo che Libération e Mediapart, con l’indispensabile partecipazione di Wikileaks, hanno pubblicato alcune intercettazioni fatte dall’Nsa, l’agenzia di sicurezza degli Stati Uniti, riguardanti tre presidenti francesi, Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy, François Hollande.

L’ira francese è cresciuta in fretta, dopo che Libération e Mediapart, con l’indispensabile partecipazione di Wikileaks, hanno pubblicato alcune intercettazioni fatte dall’Nsa, l’agenzia di sicurezza degli Stati Uniti, riguardanti tre presidenti francesi, Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy, François Hollande. Questi americani spioni, ora li castighiamo noi, dicevano mercoledì i francesi furiosi, convocando meeting straordinari, chiamando gli ambasciatori a riferire, sottolineando la leggerezza con cui i giornali oltreoceano affrontano la crisi, così fan tutti, da millenni, non esageriamo.

 

L’Nsa è sotto assedio da tempo, il Congresso sta cambiando le regole, ma in questi anni trascorsi con Edward Snowden, leaker in chief, incensato di qui e accusato di là, abbiamo capito che lo spionaggio tra alleati è più o meno prassi, basta chiedere ai tedeschi che già ci sono passati con la Merkel hackerata e agli stessi francesi, oggi così inviperiti ma di solito spioni d’eccellenza (semmai ci sarebbe da preoccuparsi dello spionaggio dei non alleati, i russi e cinesi, ma questa è un’altra storia). Oggi il grande rammarico, al netto dei titoloni, delle invasioni di campo e del caos diplomatico che sta per scoppiare, è che mai, mai, mai, si scopre qualcosa di sentimentalmente rilevante.

 

[**Video_box_2**]Ora sappiamo delle manovre segrete di Chirac all’Onu, come da conversazione con il suo allora ministro degli Esteri, sappiamo che Sarkozy voleva salvare il mondo da solo dalla crisi economica, che si considerava il grande mediatore del medio oriente e proteggeva gli interessi dei francesi all’estero, tutte cose che non ci stupiscono (era anche ossessionato dall’idea di essere spiato, come non dargli ragione), sappiamo anche che l’attuale presidente Hollande ha avuto riunioni segrete su temi europei che hanno fatto infuriare la Merkel. Ma se hai per le mani le linee telefoniche di tre presidenti francesi così chiacchierati e volubili, possibile che non ci sia nulla che riguardi un’amante segreta di Chirac, o il via vai di Cecilia dal talamo sarkozista, o un retroscena sull’sms più bello di sempre, “se torni, annullo tutto”, mandato da Nicolas a Cecilia, o ancora meglio qualche dettaglio sulla vita complicata di Hollande, Ségolène prima, Valérie dopo e ora la bella Julie? A ogni scandalo la stessa storia: che cosa intercettate a fare se non ci date nulla di serio di cui parlare?

  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi