Editoriali
Passa la riforma Abodi, una commissione indipendente per i bilanci del calcio
Approvate in Cdm le proposte del ministro dello Sport. Al posto della Covisoc ci sarà un ente terzo. Una scelta che indica la via della semplificazione e della trasparenza. Ora i fatti
In conferenza stampa l’ha definita “famigerata”, una lieve ironia per stemperare e possibilmente archiviare le polemiche delle scorse settimane con il Coni, la Federcalcio e la Lega A a proposito del progetto di istituire una nuova “Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive” – di nomina governativa-ministeriale in sostituzione della Covisoc, organo della Federazione. Il governo ha approvato un decreto legge alquanto omnibus (17 articoli in cui ci si occupa d’urgenza anche di edilizia universitaria) di cui sei riguardano le riforme proposte dal ministro dello Sport Andrea Abodi. Nei sei articoli ci sono anche norme che riguardano le elezioni dei presidenti federali, il “lavoro sportivo” e gli uffici antidoping.
Ma il piatto forte è la commissione che interesserà i club professionistici di calcio e del basket di Serie A. Pur con alcuni aggiustamenti, il ministro dello Sport ha insomma tirato dritto su una riforma di sistema, vincendo un round importante nella lunga guerricciola politica per il controllo dello sport. Il punto incandescente sulla nuova commissione era la possibile violazione dell’indipendenza dello sport dalla politica (espressamente affermata dalla Carta olimpica), e il ministro ha ribadito la “terzietà” dell’organismo, “nel rispetto dell’autonomia”. A garantire la terzietà sarà la composizione: sei commissari e un presidente nominati dal presidente del Consiglio o dal ministro dello Sport saranno scelti tra magistrati contabili, professori universitari e avvocati cassazionisti. Ne faranno parte di diritto il presidente dell’Inps e il direttore dell’Agenzia delle entrate. “Non c’è alcun pericolo per l’autonomia. La commissione farà valutazioni oggettive, le federazioni prenderanno decisioni”, ha insistito Abodi. Il cambiamento è netto, l’idea di un ente terzo non è sbagliata, in Gran Bretagna l’Independent Football Regulator che controllerà i bilanci dei club di tutte le categorie va nella stessa direzione. La scelta indica la via della semplificazione e della trasparenza.
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