La nave rigassificatrice Golar Tundra nel porto di Piombino (Ansa) 

Editoriali

Il Tar rinvia la scelta su Piombino. L'Italia spiegata con un rigassificatore

Redazione

Rimandata l'udienza al 20 dicembre per quella che rappresenta una delle principali opere, necessaria a garantire la sicurezza energetica del paese. Un manifesto di responsabilità (anche politica) 

Il Tar del Lazio ha rinviato al 20 dicembre l’udienza in merito al rigassificatore di Piombino, una delle principali opere per garantire la sicurezza energetica italiana. La giustizia amministrativa in tal modo ha fornito una elegante scusa al sindaco della città toscana, Francesco Ferrari di Fratelli d’Italia, di sfilarsi da una posizione scomoda. Mentre, infatti, il governo Meloni ha fatto della certezza degli approvvigionamenti un elemento fondante della sua politica energetica e ambientale, proprio un esponente del suo partito si metteva di traverso e rappresentava il più rumoroso ostacolo a un’opera che tutti considerano necessaria. Sfortunatamente, il primo cittadino ha scelto di insistere, proseguendo imperterrito nella causa. Il che ha del paradossale, non solo sul piano politico, ma anche su quello sostanziale: il processo, infatti, durerà anni. A prescindere dalla fondatezza delle accuse – che i tecnici giudicano inconsistenti – la nave Golar Tundra invece resterà ancorata nella sua sede attuale per solo un triennio, dopo di che dovrà trovare una sistemazione alternativa.

 

Se il sindaco, anziché imbarcarsi in un processo lungo e incerto avesse negoziato adeguate compensazioni, avrebbe ottenuto condizioni migliori per i suoi concittadini. Al contrario, rischia di perdere la causa, rinunciare all’opportunità di ergersi a eroe nazionale e per di più subire la beffa del terminale galleggiante. La lezione non è sfuggita al governatore della Liguria, Giovanni Toti, che si è subito fatto avanti per candidarsi a ospitare il rigassificatore quando dovrà spostarsi – non mancando di battere cassa. E’ comprensibile che il fratello d’Italia Ferrari si sia inizialmente battuto contro il rigassificatore, rivendicando la sovranità del suo comune. Ma la maturità politica consiste nel distinguere le cause perse da quelle possibili e soprattutto le cause utili da quelle inutili o dannose. La lotta al rigassificatore appartiene a quest’ultima categoria: ormai è evidente a tutti. Qualche amico o collega di partito lo dica al sindaco di Piombino.

Di più su questi argomenti: