Nella Relazione annuale al mercato, il presidente della Consob ha avanzato un'altra delle sue stravaganti proposte, perché le attività immobiliari avrebbero un rendimento sempre superiore all'inflazione. Ma non si capisce da dove salti fuori questa legge economica
Martedì nella sede della Borsa di Milano il presidente della Consob Paolo Savona ha presentato la sua Relazione annuale al mercato. Per quanto abituati alle proposte stravaganti (due anni fa Savona suggerì una misteriosa “criptomoneta pubblica” per “condurre a una netta distinzione tra moneta e finanza”), stavolta lo stupore è ancora maggiore e nasce dalla proposta di “creare portafogli che autoproteggano i risparmiatori dall’inflazione”. Secondo Savona il portafoglio autoprotettivo ha bisogno di una “composizione equilibrata tra attività mobiliari e immobiliari, affidando la redditività agli andamenti dell’economia reale”. Il problema preliminare è che Consob, in teoria, avrebbe il compito di vigilare sui mercati finanziari e non quello di offrire consigli di investimento, quasi fosse un family banker. L’Authority dovrebbe definire un perimetro di regole, non indicare a una platea di professionisti ed esperti del settore finanziario come fare il proprio lavoro.
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