EDITORIALI

Attenti ai camionisti di Ottawa

Redazione

C’è un principio di giletgiallismo in Canada pronto a sbarcare in Francia

Da alcuni giorni, in Canada, migliaia di camionisti No vax stanno invadendo le strade di Ottawa per protestare contro l’obbligo vaccinale imposto dal premier Justin Trudeau a tutti i lavoratori, compresa la loro categoria, pena dover eseguire la quarantena per quattordici giorni ogni qualvolta rientrano in patria dagli Stati Uniti. Si sono ribattezzati il “Freedom Convoy”, il corteo della libertà, e sono spalleggiati da molti canadesi ostili alle restrizioni di Trudeau, il quale, assieme alla famiglia, ha dovuto abbandonare la capitale per questioni di sicurezza ed è stato scortato in un luogo segreto. Nata come una manifestazione dei camionisti transfrontalieri, arrivati a Ottawa da tutto il paese, la protesta sta assumendo dimensioni preoccupanti per il governo canadese, ha incassato il sostegno di Elon Musk e Donald Trump, e suscita desideri di emulazione in Europa.

 

Secondo quanto riportato da Libération, i No vax francesi si stanno infatti organizzando nei loro gruppi su Facebook, Twitter e Telegram per importare la rivolta dei camionisti canadesi anche sul territorio europeo. L’obiettivo è far partire migliaia di camion da tutte le regioni francesi in direzione di Parigi, facendoli convergere per bloccare la capitale. In seguito, ripartire verso Bruxelles, dove sperano di unirsi ai manifestanti venuti da ogni angolo d’Europa. Il sovranista e No vax Florian Philippot, ex braccio destro di Marine Le Pen, ha subito strumentalizzato la protesta canadese, affermando che “l’ondata si abbatterà anche sulla Francia!”. Rémi Monde, autoproclamato portavoce di “Convoi de la liberté France” ha evocato la data dell’11 febbraio per paralizzare Parigi. Prima di partire per Bruxelles, dove il 14, secondo il canale Telegram World Freedom Convoy, è prevista una grande mobilitazione come a Ottawa.

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