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Il voto inutile di Justin Trudeau

Paola Peduzzi

Il premier canadese vince le elezioni anticipate volute da lui ad agosto ma dovrà governare in minoranza. Il calcolo sbagliato dell’ambizione

Justin Trudeau è arrivato dove era partito, cioè le elezioni anticipate volute dal premier canadese in un momento di forza (nei sondaggi) non hanno cambiato nulla: il suo partito liberale vince ma non ha la maggioranza. 

 

Come sono andate le elezioni in Canada per Justin Trudeeau

Il calcolo di agosto di Trudeau si fondava probabilmente su premesse sbagliate: si sentiva più forte del passato perché il paese si era molto unito durante la campagna vaccinale. A differenza di molti paesi, il Canada non è stato funestato da battaglie no vax feroci. Tutti i partiti erano a favore della vaccinazione, e anzi: fatelo in fretta. Ha contribuito ancora di più a sovrastimare la propria forza la situazione americana molto più fragile da questo punto di vista.

 

Ma il calcolo era sbagliato. Trudeau vince tre elezioni di fila (158 seggi su 338) ma dovrà governare in minoranza e questo sta diventando sempre più complicato in termini di efficacia. Soprattutto, il premier canadese deve cancellare dalla memoria collettiva questo voto: gli dicono che ha tirato su un’elezione per ambizione personale, senza altra ragione. Sarebbe già pesante così, se non stravinci è peggio. Se i tuoi rivali conservatori vincono il voto popolare diventa quasi una beffa.

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  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi