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Editoriali

Governo bocciato sull'ex Ilva (per ora)

Redazione

La scorciatoia della cassa integrazione mostra continuità pericolose con il passato

Serviva cacciare Mittal, mentre investe in tutto il resto del mondo e d’Europa, per rinnovare la cassa integrazione straordinaria ai lavoratori Ilva? È questa l’unica cosa che è riuscito a “garantire” il governo: il decreto presentato nel Cdm di martedì scorso prevede “garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria”. Da cui “vengono esclusi i lavoratori impegnati nella sicurezza e nella manutenzione degli impianti, per consentire che restino operativi”. Tutti gli altri (produzione, laminatoi, trasporti, vendita, ricerca, sviluppo) possono rimanere a casa, venendo pagati dallo stato. Avevano promesso continuità produttiva, rilancio, e il ritorno della più grande acciaieria d’Europa. Sono anni che in Ilva ci sono 5 mila cassintegrati, solo a Taranto. Scena già vista con Alitalia: azienda fallita, miliardi dei contribuenti sprecati, e il patto sociale di mantenere i dipendenti, anche con una integrazione maggiore, pur sapendo che non sarebbero più tornati a lavorare. Oggi finalmente il governo Meloni sembra voler mettere fine alla cigs per i 2.600 dipendenti della compagnia di bandiera. In Ilva questo non avverrà mai, per una sola ragione: sono tutti e cinquemila nella stessa città.

Proprio in questi giorni i parlamentari di tutti i colori si affannano a promettere un ulteriore rinnovo di cigs per i portuali, anche loro fermi a Taranto da sei anni e mai ricollocati. Più le migliaia di tutte le altre aziende. Eppure nel mercato del lavoro prima esci dagli ammortizzatori sociali, prima ti ricollochi. Il presupposto della cassa integrazione è che ci sia una prospettiva di rientro in fabbrica. Il governo Meloni può dire quando e quanti lavoratori Ilva torneranno nel siderurgico? Tutti sanno che non rientreranno mai più, ma nessuno ha il coraggio di dirglielo. E allora ammortizzarli è la cosa più semplice. E i sindacati che finora non hanno firmato la cigs, hanno fatto tutto questo sforzo per cacciare Mittal, per poi ritrovarsi la cassa integrazione per decreto, a vita?

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