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Il girotondo

Il Pd di Ultima Generazione

Luciano Capone e Maria Carla Sicilia

Per tutti i partiti, di maggioranza e opposizione, tagliare 5 miliardi di sussidi ambientalmente dannosi come propongono gli ecoattivisti non è socialmente sostenibile. L'unico "favorevole allo spirito e all'obiettivo" è il Partito democratico

Se la protesta ha raccolto l’attenzione dei media, la proposta non ha ottenuto il successo sperato. Solo il Pd sostiene le richieste di Ultima Generazione per la legge di Bilancio: un taglio dei Sussidi ambientalmente dannosi (Sad) pari a 5 miliardi. “Siamo favorevoli allo spirito e all’obiettivo della proposta”, dice al Foglio Annalisa Corrado, responsabile Ambiente del Pd. Tutti gli altri partiti, di opposizione e di maggioranza, sono contrari. 

L’8 agosto gli ecoattivisti, durante l’incontro con il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, avevano annunciato una proposta  per “abolire 8 Sad e risparmiare  5 miliardi”, che sarebbe stata “presentata a settembre dalle forze di opposizione”. Quella presentazione non è mai avvenuta, perché il fronte è spaccato. Il piano di Ultima Generazione, come rivelato venerdì dal Foglio, prevede l’aumento delle accise sul gasolio (3,4 miliardi), l’eliminazione dei fringe benefit per le auto aziendali (1,2 miliardi), il taglio delle agevolazioni per il riscaldamento con gasolio e gpl (150 milioni) nelle aree climaticamente svantaggiate (zone montane, Sardegna e isole minori);  l’abolizione di altri piccoli Sad.  Si tratta, in sostanza, di aumenti di tasse su imprese e famiglie. 

Il più duro è stato il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, che ha definito “assolutamente non condivisibile” la proposta di Ultima Generazione, perché “l’unica transizione ecologica accettabile è quella che non ricade sui ceti più deboli”. Così la pensano anche M5s, Azione, Iv e +Europa, oltre a FdI e FI. Il Pd, invece, è favorevole. 

“Abbiamo interagito più volte con il coordinamento di Ultima generazione, anche sottolineando quanto le loro battaglie siano sacrosante nel merito e non vadano criminalizzate nel metodo”, dice dal Pd Annalisa Corrado. “In questa fase le proposte sono state sottoposte al nostro ufficio legislativo, che sta lavorando parallelamente al testo di una legge quadro sul clima, proposto da una importante cordata delle più autorevoli associazioni dell’ambientalismo scientifico, a partire da Wwf, Legambiente, GreenPeace. Della loro prima proposta – continua Corrado – avevamo discusso più che altro le tempistiche, perché occorre costruire percorsi di uscita dai sussidi dannosi radicali ed efficaci, ma anche attenti alle potenziali tensioni sulle fasce più fragili della popolazione, da sostenere e tutelare. Ma, anche qui, sul merito ci siamo. Dobbiamo definire gli strumenti, ma sull’obiettivo siamo sostanzialmente allineati”.

“Le proposte di Ultima generazione meritano attenzione  – dice Emiliano Fenu, capogruppo del M5s in commissione Finanze alla Camera – ma non credo sia opportuno tagliare questi sussidi ambientalmente dannosi con un colpo di accetta, anche perché le conseguenze le pagherebbero le famiglie e le imprese già in forte difficoltà. Occorre trasformare i Sad in Saf, Sussidi ambientalmente favorevoli. Si propone di aumentare le accise anche sul gasolio da riscaldamento per i sardi, ad esempio, che allo stato attuale, per il riscaldamento, non hanno alternative –  prosegue l’esponente del M5s –. Un aumento delle accise avrebbe solo effetti punitivi e non aiuterebbe il processo di transizione ecologica”. 

Giuseppe Zollino, responsabile Energia e Ambiente di Azione, va più nel tecnico. “Bisogna andarci cauti: i 22,4 miliardi dell’ultimo catalogo dei Sad sono prevalentemente riduzioni di tasse e accise a vantaggio di alcune categorie: agricoltori, pescatori, autotrasportatori, e  altro ancora. Guardiamo per esempio i 3,4 miliardi dovuti alla minore accisa sul gasolio, l’importo più rilevante nella proposta di Ultima Generazione. Per azzerare quel Sad si può aumentare il gettito complessivo delle accise carburati da 23,4 (dato 2021) a 26,9 miliardi, oppure ridurre anche l’accisa sulla benzina. Una legittima scelta politica, non priva di conseguenze, considerando che il maggior costo carburante inciderebbe maggiormente sui redditi più bassi, e soprattutto di scarsissimo effetto sulla riduzione del danno ambientale”. Ma in linea generale “Azione ritiene demagogica la richiesta di abolire tout court i cosiddetti Sad, anche se alcune voci possono essere riviste”.

Luigi Marattin di Italia Viva è tra i più netti: “L’ambientalismo di quel tipo vuole migliorare l’ambiente con una ricetta molto semplice: contrarre l’attività economica talmente tanto da ridurre in quel modo le emissioni nocive. E’ la filosofia della decrescita ambientale che sta tra il grillismo e il luddismo, passando per Greta Thunberg”.

Per +Europa “la transizione ecologica si realizza promuovendo l’innovazione tecnologica, non sostituendo una tassazione iniqua per l’ambiente con una tassazione iniqua per i consumatori con redditi medio-bassi. Noi crediamo in un ampliamento della carbon tax europea, che incentivi le imprese che convertono i loro processi produttivi inserendo fonti energetiche rinnovabili e che investono in tecnologie a basso consumo energetico”, dice il vicesegretario Piercamillo Falasca.

Dalle parti della maggioranza Nicola Procaccini, responsabile Ambiente ed energia di FdI, ammette una “umana simpatia per dei giovani che si mettono in gioco, ma il livello della proposta è da assemblea studentesca, non è certo un programma di governo”. Non lo è l’aumento delle accise, che vale il 70 per cento della proposta. “A parte che quando il governo Meloni non ha rinnovato il costoso sconto sulle accise ed era sommerso dalle critiche dell’opposizione non ricordo i complimenti o un’espressione di approvazione di Ultima Generazione, ma in generale gravare su cittadini e imprese – perché di questo stiamo parlando – non può essere la soluzione. Ho appena visto un video di attivisti che sfondano il vetro di un dipinto di Velázquez... Continuare con queste  proposte e questi metodi  serve solo a inimicare la causa ambientalista”. 

Per Forza Italia, la proposta di legge “denota una impostazione superficiale e ideologicamente orientata. Propagandare l’abolizione dei sussidi ai combustibili fossili come la soluzione nella lotta ai cambiamenti climatici in atto, lasciando intendere che questo intervento libererebbe ingenti risorse da investire nella transizione, è  un inganno e non solo in termini economici”. Come spiega  il responsabile Energia di FI, Luca Squeri, Ultima generazione sorvola sulle conseguenze delle proprie proposte, perché l’abolizione dei Sad individuati “porterebbe un aumento dei prezzi di molti prodotti e servizi fondamentali per imprese e consumatori”. Forza Italia sostiene “l’urgenza di una riforma dei Sad condivisa a livello governativo, come prefigurato nella delega sulla riforma fiscale” ma questo percorso deve “garantire la competitività delle imprese e il mantenimento dei livelli occupazionali”. La Lega non ha risposto alle domande del Foglio.