La lettura della documentazione che presumibilmente dovrebbe fornire le basi per la discussione del prossimo Consiglio dei ministri consente di confermare la valutazione iniziale (già avanzata su queste colonne il 9 marzo scorso): la proposta di riforma fiscale che l’esecutivo potrebbe accingersi a presentare tocca molti degli aspetti più deboli del nostro attuale sistema fiscale e appare, sotto molti punti di vista, condivisibile e potenzialmente in grado di restituirgli un grado ragionevole di efficienza ed efficacia. Ciò non esclude che un supplemento di riflessione possa essere utile e forse anche necessario per conseguire l’obiettivo.
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