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la giornata finanziaria

Sui mercati torna il buonumore con un insperato rimbalzo delle borse

Mariarosaria Marchesano

Gli indici europei hanno chiuso la quarta seduta in crescita. E ci sono alcune buone notizie che spiegano il perché. Anche se l’orizzonte di medio periodo rimane coperto di nubi, forse uno spiraglio di miglioramento si è aperto sul serio

La maggioranza degli analisti ritiene che i mercati azionari mondiali subiranno un’ulteriore correzione verso il basso prima di tornare a salire. E probabilmente sarà così dato che all’orizzonte c’è un rallentamento economico globale che nel 2023 si paleserà soprattutto nell’Eurozona come contraccolpo della guerra in Ucraina. Ma è proprio così? Oggi le Borse europee hanno chiuso la quarta seduta in crescita, compreso il Ftse Mib che ha guadagnato quasi l’1 per cento.  Per qualcuno si tratta di rimbalzi tecnici, ma considerando che il buonumore sui mercati è stato accompagnato da notizie come il dietro front del governo inglese sulla manovra fiscale super espansiva, la riduzione del prezzo del gas e dalle indicazioni positive che sono arrivate dalle trimestrali di Wall Street, forse uno spiraglio di miglioramento si è aperto sul serio.

Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, osserva nella sua consueta analisi che le borse hanno cominciato a sentirsi nel mezzo di una recessione sette mesi fa, ma la recessione non è ancora arrivata. E probabilmente, con l’eccezione dell’Europa, non arriverà per altri sei-nove mesi, dice, mentre negli Stati Uniti e in Cina si vedono addirittura segnali di ri-accelerazione. In presenza di un’America e di un’Asia che stanno andando ancora abbastanza bene, il Vecchio Continente non dovrebbe precipitare in una recessione troppo profonda. In più, con i mercati ripuliti da dieci mesi di ribassi e le imprese che, grazie all’inflazione, sono ancora in grado di produrre utili in crescita nominale, esiste lo spazio per un recupero parziale delle perdite delle borse di questo pessimo 2022. Si tratterebbe di quello che gli esperti chiamano “bear market rally” (rialzo del mercato ribassista). L’orizzonte di medio periodo rimane però coperto di nubi. Sarà molto difficile, per l’America, evitare del tutto una recessione. Se però, come sembra, questa inizierà nella seconda metà del 2023, il mercato, è la conclusione di Fugnoli, farà in tempo a metterla “tra parentesi per qualche mese”.

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