editoriali

Il populismo di Meloni & co. su Ita

Redazione

Fratelli d'Italia intima al governo: niente decisioni sulla compagnia aerea. Appunti dall’agenda Tafazzi

Giorgia Meloni mette in guardia il governo, con tono vagamente intimidatorio, dal prendere decisioni sul futuro di Ita. La tesi è la solita preferenza per il sovranismo, o meglio per un’idea asfittica di italianità. Mentre la tesi subordinata è che comunque il governo non può decidere su un simile tema perché in carica solo per gli affari correnti. Quest’ultima idea è stata già sconfessata, in punto di diritto, dalla dottrina costituzionale e dall’analisi dei precedenti, con l’aggiunta della condizione leggermente diversa di un governo mai formalmente sfiduciato. Ma, più che gli affari correnti qui c’entrano i conti correnti, quelli dei contribuenti  colpiti per decenni da tasse frutto anche dell’indebitamento determinato dal flusso continuo di finanziamenti statali prima ad Alitalia e, recentemente, anche a Ita.

In quest’ultimo caso, per la breve vita della compagnia, è  possibile provare a chiudere l’operazione di apparentamento con Lufthansa e Msc recuperando l’esborso pubblico e lasciando una quota allo stato con cui tenere d’occhio in cda le scelte strategiche per il paese. Si sa che Draghi, sostenuto da una parte della compagnia aerea, punta a chiudere la partita in questi giorni.

Il no sovranista e italianissimo non solo è sbagliato per l’occasione che spreca ma è anche autolesionista per il futuro governo, al quale potrebbe essere offerta la possibilità di avviare la sua amministrazione senza la ricorrente magagna aerea. Meloni forse in questa circostanza ha sbagliato consiglieri o, invece di rivolgersi al giro di persone legate alle imprese e agli ambienti seri dell’economia, è andata a raccogliere sollecitazioni dal mondo conservatore e ipersindacalizzato che ha bloccato ogni risanamento aereo in Italia. Trattando, però, una missione aziendale  importante alla stregua di una bega da tassisti. Che poi, ormai, non ci sono neanche privilegi da conservare nel trasporto aereo ex Alitalia, tra cassa integrazione e nuova gestione  Ita, ma solo micro posizioni protette, prive anche di peso politico. Lasci stare. O chieda altri pareri.

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