Forse la pandemia ci sta vaccinando dal populismo più becero
Due campioni liberisti “contro il sovranismo economico” in agguato. La necessità di non usare i soldi dell'Europa per frenare la concorrenza e ostacolare gli investimenti esteri
Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro sono due tra i più efficaci e genuini custodi del pensiero liberale e libertario italiano e qualche giorno fa hanno dato alle stampe per Rizzoli un libro formidabile che meriterebbe di essere custodito sui comodini di ogni pezzo da novanta della classe dirigente italiana. Il saggio ha un titolo chiaro (“Contro il sovranismo economico”), un sottotitolo ancora più forte (“Storia e guasti di statalismo, nazionalismo, dirigismo, protezionismo, unilateralismo, antiglobalismo e qualche rimedio”) e una tesi impossibile da non condividere, sintetizzata così nelle pagine finali del libro: “Più i paesi si autoescludono dei mercati globali, più cercano di impedire le trasformazioni strutturali determinate dall’innovazione tecnologica, più rigettano la diversità, più si impoveriscono e più vedono aumentare le divaricazioni tra chi ha e chi non ha. E più accettiamo questa retorica, più indossiamo degli occhiali che rendono il mondo persino più buio di quanto sia in realtà. Il sovranismo economico rappresenta una minaccia alle conquiste di libertà e benessere che derivano dalla globalizzazione, dal capitalismo e dalla modernità. Temiamo i sovranisti, beninteso. Ma forse ancora di più temiamo i sovranisti inconsapevoli”.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.