L’emergenza coronavirus porta il governatore leghista Attilio Fontana a richiamare in servizio i medici che sono andati in pensione, come dei riservisti in una guerra. L’opposto di quota 100, la misura voluta tanto dalla Lega quanto dal M5s che ha mandato in pensione anticipata centinaia di migliaia di persone, tra cui molto personale medico. Naturalmente, senza una programmazione, l’amministrazione pubblica non è riuscita neppure a rimpiazzare i fuoriusciti con nuovi assunti e questo cortocircuito diventa ancora più visibile con l’esplosione di una crisi epidemica. L’adozione di provvedimenti populisti, che poi la realtà ha costretto a rimangiarsi, è la caratteristica principale del governo gialloverde. E lo dimostrano i numeri pubblicati ieri dall’Istat sui dati di finanza pubblica del 2019: il pil è cresciuto solo dello 0,3 per cento; il deficit è sceso dal 2,2 all’1,6 per cento, la pressione fiscale è aumentata dal 41,9 al 42,4 per cento.
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