La musica è finita
Bolloré vende Universal ed è pronto a cedere Mediaset
-
Il business model di Arnault spiega perché potrebbe comprare il Milan
-
Scontro in Vivendi, Bollorè vuole prendersi il gruppo
-
Il gioiello di Arnault. Cosa non luccica nell'operazione Tiffany
-
Il dirigismo non sa guidare
-
Il grande risiko dei giornali
-
Paul Singer, l'“avvoltoio” che taglia le teste, da Twitter al Milan
Milano. Et voilà. Vincent Bolloré inaugura il 2020 all’insegna dei fuochi d’artificio mettendo a segno un colpo da maestro. La cessione del 10 per cento di Universal, una delle tre major che governano il regno della musica cui probabilmente farà seguito la vendita di una seconda quota, a un prezzo forse addirittura superiore a quello concordato ieri con i compratori, i cinesi di Tencent, che hanno accettato una valutazione complessiva del gruppo pari a 30 miliardi di euro, ovvero trenta volte gli utili. Mica male se si pensa che cinque anni fa, quando Bolloré prese il controllo di quella che era stata la divisione musicale degli studios Universal, la stima non superava i 7-8 miliardi di dollari.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE