Luigi Di Maio e Matteo Salvini (foto LaPresse)

Lo spread sale ancora e la Borsa va giù

Mariarosaria Marchesano

Il differenziale con i titoli tedeschi supera i 330 punti base, ma Di Maio e Salvini non vogliono mollare. Domani l'atteso verdetto dell'Unione europea. Sempre più vicina la procedura d'infrazione

Milano. Con l'avvicinarsi della D-day con l'Unione europea, previsto per mercoledì 21 novembre, giorno in cui potrebbe essere fatto il primo passo formale verso la procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per la sua manovra economica, peggiora di colpo il clima a Piazza Affari che stamattina perde l'1 per cento in apertura con lo spread che ha toccato 331 punti. Ieri il sentiment di mercato era stato decisamente negativo, con una seduta volatile in Europa, a causa del calo di Wall Street. La Borsa americana sta accusando il colpo dell'arretramento dei titoli Fang, che sembrano entrati in una fase di nervosismo per i risultati non sempre in linea con le attese. Sul fronte macro, oltre ad attendere le indicazioni in arrivo domani dall'Ue, il mercato guarda al leading indicator Usa di domani e ai Pmi europei di venerdì, così come agli sviluppi nella guerra commerciale Usa-Cina. Sull'azionario milanese, tech in calo e utilities in rialzo in linea con l'andamento dei settori europei. Molto apprezzata dagli investitori oggi è Enel grazie al piano industriale che presenta target migliori delle attese con crescita e dividendi aumentati. In netto calo le banche, come sempr ele più sensibili alle oscillazioni dello spread (le più colpite, Banco Bpm, Unicredit, Bper, Ubi Banca e Mps). Dopo essere arrivata a perdere l'11 per cento in avvio, Carige cede ora il 5,6 per cento. Il titolo migliore del listino è Astaldi dopo lo scivolone della vigilia sulle indicazioni di un debito in salita.

 

Di Maio: disponibili solo a taglio sprechi e a dismissioni

Intanto, la posizione dei due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sulla manovra economica non cambia, c'è apertura nei confronti dell'Ue, dicono, ma senza voler modificare la sostanza del documento. E questo nonostante un importante test del mercato di ieri, cioè il debutto del Btp Italia offerto a un tasso d'interesse particolarmente allettante agli investitori retail, sia andato piuttosto male poiché la raccolta è risultata di gran lunga più bassa rispetto a un collocamento analogo che c'è stato a maggio scorso. Un dato che è stato interpretato come la spia di incertezza e mancanza di fiducia degli italiani in questa fase di duro confronto con l'Europa. “La Ue si sta comportando come un muro di gomma - ha detto Di Maio in un'intervista a Radio Anch'io - Da una parte abbiamo l'establishment, dall'altra quota 100, abbiamo il reddito e le pensioni di cittadinanza e l'abbassamento dell'Ires per le aziende che assumono. Noi tutti questi provvedimenti li vogliamo portare a casa a ogni costo”. E sulla possibile procedura di infrazione? “Non lo so che cosa deciderà la Commissione europea. Una cosa però deve essere certa: se si aprono al dialogo con noi una soluzione - che non preveda l'eliminazione delle misure che abbiamo detto dalla  legge di bilancio - la troviamo, sui tagli agli sprechi, sulla  dismissione degli enti pubblici e del patrimonio secondario dello Stato... questo si può fare”. “Ma se la linea della Ue è 'facciamola pagare all'Italia che ha osato superare dei margini per aiutare gli italiani', allora io non posso  che andare avanti. Loro sono compatti? Sono tutti contro di noi? Anche noi siamo compatti e gli italiani sono con noi”, ha concluso il vicepremier.