Renzo Rosso (foto LaPresse)

L'appello di Renzo Rosso al governo: "Il futuro dell'Italia dipende dalle imprese"

Redazione

L'imprenditore chiede all'esecutivo di ascoltare gli imprenditori: "Siamo quelli che pagano le tasse, siamo quelli che tengono in piedi l’economia di questo paese"

“Possiamo fare molte cose insieme. Noi non vogliamo sostituirci alle istituzioni, noi vogliamo unirci a loro”. È questo il senso dell’appello lanciato da Renzo Rosso, presidente della holding della moda Otb, durante l'Assemblea di Confindustria Vicenza lo scorso 29 settembre. Parole che sono anzitutto una reazione al silenzio con cui le categorie produttive hanno accolto l’approvazione di un Def che rischia di pesare come un macigno sulle generazioni future. Così, Rosso si è rivolto sia a Confindustria sia al governo italiano le cui mosse, ha spiegato, appaiono troppo avventate e inefficaci. “Nell’aria stellata si respira ancora poca maturità, manca l’esperienza”, ha sottolineato.

  

Da qui il ruolo essenziale delle imprese italiane che, secondo il patron di Otb, devono essere chiamate a sostenere e ad avere un ruolo attivo nello sviluppo del tessuto economico e soprattutto sociale del paese. “Il mio consiglio a Boccia (Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, ndr) è ‘fai una delegazione, vai a Palazzo Chigi a parlare ai nostri tre primi ministri’. Sì perché da noi adesso non ce n’è uno solo…”.

 

 

 

Rosso ha rivendicato il ruolo del settore imprenditoriale italiano, che di recente è stato messo da parte dal governo nel prendere decisioni essenziali per il futuro. “Siamo quelli che pagano le tasse, siamo quelli che tengono in piedi l’economia di questo paese. Per questo dovremmo avere molta più importanza a Roma, dobbiamo essere quelli che guidano, perché noi sappiamo di cosa c’è bisogno, non quei quattro personaggi malati di politica e di protagonismo”.

 

E’ al futuro che occorre guardare, secondo Rosso, perché dare ascolto agli imprenditori, soprattutto in una realtà come quella italiana, significa dare un’opportunità alle generazioni più giovani: “Servono azioni di salvaguardia, è la prima cosa che chiedono i nostri figli – ha concluso – perché noi possiamo dare loro una vita dignitosa”.

Di più su questi argomenti: