Foto Ap, via LaPresse
Di cosa parlare stasera a cena
Ecco la strada per un maggiore coordinamento europeo
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Ci sono divisioni e impacci ma c’è anche sostanza e ci sono anche progressi nell’incontro europeo in cui si è parlato dei fondi russi e, più in generale, del sostegno comune finanziario e militare all’Ucraina. Ripeschiamo le dichiarazioni di Giorgia Meloni di stamattina. Il premier ungherese Donald Tusk punta sull’operatività dell’accordo finanziario e sulla possibilità di decidere in futuro anche sull’uso dei depositi russi in banche europee e dice che si è andati avanti malgrado l’eccesso di cautela di alcuni leader. Emmanuel Macron è contento. Friedrich Merz va avanti anche per conto suo.
La sintesi è che si procede mantenendo bloccati i fondi russi e con una soluzione finanziaria che, per ora, crea debito comune. incidentalmente si può notare come la strada del debito comune sia la meno sovranista e che con questa operazione si viene a creare un maggiore coordinamento europeo. Per i russi e la loro guerra ibrida il risultato è pessimo, perché l’integrazione europea è la loro bestia nera. Lo spiega bene Volodymyr Zelensky.
Le tre "cose" principali
Fatto#1
E a Miami si continua a definire la proposta per la pace. Ci sono i negoziatori ucraini, i delegati di Trump e la prima linea dei volenterosi europei (in cui comprendiamo gli inglesi). Mentre Putin (che fa sapere di essere innamorato, senza dare ulteriori informazioni) tenta di confondere le cose, anche nella sua ultima conferenza stampa. Ma deve anche fare i conti con altre azioni dell’Ucraina contro la flotta fantasma che trasporta il petrolio russo sotto sanzioni. Questa volta una nave sarebbe stata colpita dagli ucraini nel Mediterraneo.
Fatto#2
E di politiche per la difesa comune ha parlato il presidente Sergio Mattarella, chiedendo di coltivare ogni possibile spiraglio di pace. È poi importante osservare come il ministro Guido Crosetto abbia chiarito che gli aiuti sociali alla popolazione civile ucraina vadano calcolati in aggiunta agli aiuti militari, definiti solo difensivi. La precisazione di Crosetto, data con puntiglio, è diretta apparentemente all’opposizione ma va certamente a contrastare anche la linea di alcuni esponenti della maggioranza.
Fatto#3
C’è anche la manovra, con una totale rinuncia alle ambizioni di intervento sulle pensioni e un po’ di puntuto contrasto alla linea giorgettiana da parte di altri leghisti. Va anche detto, però, che le misure previdenziali erano state introdotte in modo troppo improvviso, senza mediazioni e con qualche errore tecnico.
L’opposizione vede una spaccatura irrecuperabile tra i partiti e nei partiti che sostengono il governo.
Oggi in pillole
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L’accordo con il Mercosur è stato rinviato ma non troppo e dovrebbe essere firmato il 12 gennaio;
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Maurizio Landini e la sua patrimoniale;
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il Sì che si organizza per il referendum giustizia;
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oggi scade il termine per la pubblicazione degli Epstein Files nella versione a disposizione delle autorità parlamentari americane, ma sembra proprio che verrà trovata qualche scusa per tenere ancora tutto nascosto;
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la sicurezza (molto ridotta) dei cristiani in Pakistan;
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i prezzi per arte e storia a Roma.