Di cosa parlare a cena stasera

Consigli non richiesti al governo per risolvere lo scontro con Stellantis

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Italianità vo cercando (e mi confondo le idee). Il rapporto tra governo e Stellantis è uscito dai parametri logici per entrare in un mondo fatato, in una specie di magia bianca industriale. Le critiche alla famiglia Elkann/Agnelli o a Carlos Tavares sono tante ma soprattutto tanto contraddittorie. Si dice loro che stanno ricevendo troppo incentivi (e che ne hanno ricevuti a palate in passato) senza mostrare riconoscenza verso l’Italia. Poi però si ricorda loro che non sono italiani e quindi che non ne avrebbero neanche diritto. Poi si torna all’attacco col milione di vetture da produrre in Italia, chiedendole tutte allo stesso gruppo, sì sempre quello citato italo-franco-americano. Allora gli si strilla in testa, arrabbiatissimi, perché smobilitano e mettono in cassa integrazione. Il divieto a smobilitare o a usare la Cig, però, non si saprebbe dove e come fondarlo. Li si accusa di aver perso lo scettro delle vendite in Italia a vantaggio dei tedeschi di Volkswagen, ma questo è il miglior viatico al “liberi tutti”, perché non si capisce bene in che modo dovrebbe interessare a un produttore di auto un paese in cui sta perdendo posizioni di mercato. Il gruppo evidentemente non ha più bisogno della ridotta italiana in cui piazzare prodotti che altrimenti faticherebbero. Lo aveva già detto molti anni fa Sergio Marchionne, suscitando, anche allora, non desiderio di comprensione ma sciocca denigrazione (cui seguiva il tranquillo distacco del grande manager automobilistico da certe faccende italiane). Per la rubrica dei consigli non richiesti qui si direbbe al governo di reimpostare tutto da zero, avviando iniziative per rendere attrattivi gli investimenti in Italia, lasciando stare ripiccologia e dispettologia, aprendo a tutto gli investitori mondiali per valorizzare la forza residua, che è ancora tanta, delle competenze tecniche e industriali della manodopera italiana. Una chance per resettare e azzerare tutto la offre John Elkann con la missione di oggi a Roma per vedere Sergio Mattarella, il ministro Giancarlo Giorgetti e autorità varie. Parlateci e cercate di ragionare.

    

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Gli sforzi e le grandi difficoltà della difesa ucraina. Le forze di Kyiv riescono comunque a resistere, gestendo la perdita di qualche punto tatticamente rilevante in modo da limitare i danni.

   

Il punto notoriamente è politico e riguarda il partito repubblicano e l’influenza che su di esso esercita Donald Trump. Mentre uno dei giornalisti trumpiani di punta, Tucker Carlson, è a Mosca e a quanto sembra ha intervistato Vladimir Putin.

 

Mentre l’Ue tenta di dare ordine agli interventi dei singoli paesi per concentrare gli sforzi nel comune obiettivo della salvezza ucraina.

  

Fatto #2

Donald Trump non ha immunità e deve affrontare i processi per i tentativi di influenza il voto e la successione presidenziale (roba pesante)

  

Fatto #3

Dopo Monte Bianco e Brennero le strozzature che costano care all’Italia

    

Oggi in pillole