DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Quale può essere il nuovo punto di equilibrio tra Israele e Gaza?

Giuseppe De Filippi 

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Il lavoro di documentazione degli effetti delle azioni terroristiche di Hamas in territorio israeliano viene fatto con serietà e affidabilità dalle organizzazioni dedicate in uno stato democratico e dominato dalla legge come Israele. Non c’è ragione di dubitare delle terribili notizie riportate. Ma questo non è il luogo giusto per enfatizzare l’orrore.

E questo vale anche per ciò che sta avvenendo a Gaza, con l’intensificarsi del blocco delle forniture essenziali e con l’ingresso di militari israeliani. Non serve denunciare crimini e contro-crimini di guerra, facendo a gara nell’indignazione. Serve, forse, tentare di capire quale potrà essere il nuovo punto di equilibrio, anche immaginando cambiamenti clamorosi nelle capacità di influenza, con la grande partita tra sauditi e iraniani che potrebbe dare risultati inaspettati. Israele, intanto, mantiene la forza della sua democrazia e delle sue leggi, mentre la capacità militare e quella dell’intelligence dovranno essere riconsiderate anche per far fronte al nuovo equilibrio politico nell’area mediorientale.

      

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Il governo di emergenza nazionale in Israele, che segna anche la fine della forte contrapposizione nella politica israeliana e chiude l’esperienza di Netanyahu come leader autonomo e certifica il fallimento del suo tentativo di modifica costituzionale.

Fatto #2

Ripescaggio di Keir Starmer da ieri, ma merita perché indica la possibilità di una sinistra diversa da quella che vediamo nell’Ue e infatti vincerà le elezioni e sarà presto a Downing Street. E poi, ovviamente, è anche in pieno sostenitore e amico di Israele.

Fatto #3

Thierry Breton lascia l’ex Twitter (e ce lo scrive) e se ne va su Bluesky, piattaforma da provare tutti al più presto per lasciare Elon Musk alla sua rincorsa delle mistificazioni e delle falsità in rete (probabilmente per suoi fini politici ed elettorali). L’Ue si prepara ad applicare le regole sulla diffusione di notizie false e pericolose e diffida Musk dal proseguimento dell’attività dell’ex Twitter con le attuali modalità.

     

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