Il governo convoca i sindacati mentre la maggioranza crolla sul Def

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Presidente del consiglio a Londra, capigruppo di maggioranza un po' spaesati, Lega un po' puntuta e in lieve dissenso da qualche giorno. Ed ecco che arrivano gli agguati. La maggioranza crolla alla Camera: il Def non viene approvato e lo scostamento di bilancio non autorizzato. 

Si rimedia subito, con un nuovo Consiglio dei ministri convocato già in serata. Ma l'incontro fissato oggi tra governo e sindacati alla vigilia della Festa del Lavoro e del Consiglio dei ministri, in cui si metterà mano al fisco e si cambieranno alcune regole per i contratti a tempo determinato e per il Reddito di cittadinanza, potrebbe avere un sapore diverso. 

Quello atteso lunedì prossimo è comunque il primo atto rilevante di politica economica di questo governo e va tenuto d’occhio. Il Foglio oggi ne parlava, partendo proprio dalla mancata convocazione delle parti sociali. La chiamata poi è arrivata oggi nel primo pomeriggio e ne va dato atto al governo.

Le tre "cose" principali

Fatto #1
Visto che tutti ne parlano, cerchiamo di chiarire il senso della telefonata di Zi Jinping a Volodymyr Zelensky con la capacità di analisi del Foglio (dopo il nostro accenno di ieri)

Fatto #2
Giorgia Meloni a Londra e i giornali inglesi parlano di intesa sulle politiche per i migranti, ma, e non è poco, dopo la Brexit l’utilità dell’allineamento tra Roma e Londra è molto calata

Fatto #3

Un po’ di fiducia in più non guasta

Oggi in pillole

• C’è l’archiviazione per il caso Metropol
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