Foto di Ukrainian presidential press, via Ansa 

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Biden e Zelensky incarnano il fronte del mondo libero

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Contano le foto, conta il gesto, la ricorrenza (che è quella di un anno di guerra e anche quella del Presidents’ day, festa nazionale degli Stati Uniti). Tutto è lasciato per la storia e condiviso per il presente. Conta la chiamata chiara “a tutte le democrazie” per il sostegno all’Ucraina. E gli abbracci, gli sguardi giusti, l’accoglienza, i colori. Joe Biden e Volodymyr Zelensky a Kyiv dicono tutto anche con una sola delle tante foto che vedrete o che avete già visto. È il fronte del mondo libero. Per l’Ucraina è la salvezza dopo l’orrore, per “tutte le democrazie” è una rinascita, un passaggio, una trasformazione.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Aggiunta, per parlarne a cena. Serve poco tempo e sorprendentemente serve poco approfondimento. Perché la partita si riassume in termini semplici, con una convinzione sbagliata da cui deriva un errore strategico e con la dimostrazione di volontà e di determinazione da parte, per primo, del presidente Biden. La sua amministrazione guadagna, tra l’altro, punti in casa (dopo ottimi risultati economici interni c’è il controllo pieno della scena strategica mondiale e la dimostrazione della capacità di essere centrali e influenti)

Fatto #2

E domani tocca a Giorgia Meloni, con possibili altri incontri diretti (non si sa mai)

Fatto #3

A Palazzo Chigi anche questioni più correnti, ordinarie, per quanto politicamente complicate, come il tavolo di confronto con le associazioni d’impresa per negoziare qualche correttivo con cui ammorbidire il passaggio all’eliminazione dei crediti fiscali sui vari bonus edilizi. E l’uso della parola guerra, forse evitabile nella circostanza, ma, insomma, prendiamo la sostanza e aspettiamo per vedere come verrà affrontata la questione delle occupazioni abusive, una piaga per le politiche sociali sulla casa e una piccola vergogna nazionale

 

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