Foto di Filippo Attili, via Ansa 

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Meloni frena Forza Italia e Lega sulla manovra

Giuseppe De Filippi

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Di manovra oggi si è parlato nella maggioranza, in una specie di vertice politico precedente al Consiglio dei ministri. Certamente si restringono gli spazi per gli annunci roboanti. Ma l’obiettivo di questo (inusuale) incontro preparatorio si può immaginare consista non tanto nella preparazione dei provvedimenti, cui lavorano i tecnici dei vari ministeri, ma nel controllo preventivo delle auto-attribuzioni di meriti e decisioni. Per essere più chiari: si tratta di tenere a bada l’abitudine leghista dell’anticipo dei contenuti e della rivendicazione tutta partitica dei risultati e, in parte, anche il metodo di Forza Italia, basato, al contrario dei leghisti, su contestazioni successive alle decisioni del governo. Evidentemente andare avanti tra leghisti che parlano prima e forzisti che parlano dopo, entrambi comunque divergenti dalla linea del governo, non era possibile.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Attenzione, poi, perché con la Bce non c’è stato ancora niente da fare, le pressioni politiche non hanno prodotto risultati, né il passaggio a una linea più morbida evocato dalla Federal reserve ha avuto qualche effetto dalle parti europee. La linea della Bce, semmai, si fa più rigida e Christine Lagarde mette sotto pressione i debiti sovrani europei, con l’Italia sempre tra i più osservati, dichiarando che si avvia la riduzione della presenza di bond nel portafoglio della Bce, praticamente il cammino opposto al quantitative easing. Per i sogni di spesa pubblica espansiva si può dire che questo sia un brutto risveglio e c’è da riflettere anche per l’Italia, in cui ci si accinge a un ulteriore scostamento di bilancio

Fatto #2

Le fiamme nella Predappio iraniana, la casa natale di Khomeini, attaccata dai rivoluzionari (con piccola correzione dell’autore)

Fatto #3

Un vero aumento salariale, che, guarda un po’, corrisponde anche al recupero di potere d’acquisto rispetto all’inflazione. Succede in Germania. Curiosità: c’è la possibilità di un’elargizione a zero tasse per 3000 euro, simile a quella prevista in Italia

 

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