Foto di Arne Dedert, Dpa via AP, via LaPresse 

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

La stretta della Bce sui tassi di interesse peserà più della crisi energetica

Giuseppe De Filippi

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La Bce va avanti senza dare neanche l’idea di rallentamento del passo verso ulteriori rialzi dei tassi di interesse. Per l’economia italiana e per quella europea la stretta monetaria peserà più del rialzo dei prezzi energetici, ma stranamente non si vedono proposte per sostenere famiglie e imprese di fronte a questa situazione. Eppure, si tratta di una condizione che peserà a lungo e colpirà in modo indistinto anche famiglie con redditi sotto alla media, specialmente in Italia per la peculiare diffusione della proprietà immobiliare attraverso mutui. Colpisce che parallelamente stia scendendo in modo spontaneo (come previsto da chi segue il mercato del gas più attentamente) il prezzo dell’energia. Per Nomisma energia i temuti aumenti autunnali delle bollette del gas si fermeranno a ordini di grandezza intorno al 5 per cento. Certo, incorporano gli aumenti precedenti ma non c’è il salto drammatico indicato, un po’ propagandisticamente, durante la campagna elettorale e tuttora nella fase di discussione preliminare sulla legge di bilancio.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Ancora sui rave, perché Enrico Letta ha colto il lato pericoloso del provvedimento contro i raduni non autorizzati e ne ha chiesto la cancellazione. Si incarica di rispondergli Matteo Salvini con la fretta di chi occupa un posto sul treno e con argomenti che non hanno alcun valore

Fatto #2

Ahia, c’è continuità dove non dovrebbe esserci (e viceversa). E Luciano Capone mette il dito nella piaga

Fatto #3

Lufthansa si fa di nuovo avanti per Ita e parla di vera privatizzazione, contrapposta a quella disegnata su Air France e Certares in cui al Mef sarebbe rimasta una quota di controllo

 

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