DI COSA PARLARE STASERA A CENA
L'orrore russo e le giuste parole di Mattarella
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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La Russia punta sull’orrore, sugli attacchi ai civili, con missili e droni. Violenza e morte per piegare la tenuta psicologica degli ucraini, per costringere anche noi che li sosteniamo ad avere paura, per creare attriti con i paesi confinanti. È ciò che può fare da una posizione di estrema debolezza.
Vengono colpiti anche il consolato tedesco e la rappresentanza dell’Ue
La Germania reagisce con lo sblocco immediato dell’invio di 4 sistemi antimissile e antiaerei.
Si è sballottati da mesi, tra la paura e la fatica di capire le cose, o meglio, la chiarezza assoluta con cui si vedono le cose e con cui si attribuiscono i ruoli in questa guerra d’aggressione e di invasione e la paura per le conseguenze che se ne devono trarre e per la responsabilità che viene chiesta a tutti i cittadini delle libere democrazie. Tutti sappiamo cosa sta succedendo e ne possiamo trarre facilmente le indicazioni sulla risposta necessaria. È questa chiarezza ad atterrire e a far rifugiare molti nell’ipocrisia, nel relativismo più sciatto possibile, quello che mette alla pari brutalizzatori e brutalizzati e che dà sempre un bel 50 per cento di responsabilità alle vittime. È paura, umana e comprensibile, figuriamoci, e solo molto raramente è ideologia davvero antioccidentale. In ogni caso servono le parole giuste per sostenersi in una fase come questa. Oggi sono arrivate dal Quirinale, da Sergio Mattarella (anche a beneficio del governo entrante, cui viene offerta la cornice in cui agire per mantenere serietà, responsabilità e saldezza nei rapporti all’interno della parte di mondo in cui, per nostra fortuna, ci troviamo).
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Interessante la linea scelta da Giorgia Meloni per risolvere l’incastro con il fascismo e anche per provare a liberarsi di qualche polverosa forma di conservatorismo. Alla riunione dei nuovi parlamentari di FdI propone di approfittare del risultato elettorale per una specie di rifondazione. “Non ci ispiriamo a nessuno- dice- ma siamo la nostra storia”.
Formula piena di astuzia retorica, che non tranquillizza del tutto ma neppure spaventa più del dovuto, e che dà la possibilità di sganciarsi anche da certe fissazioni del centrodestra. Significa anche tenersi molto liberi nei confronti del resto della maggioranza e provare a proporre uno schema ideologico e politico valido non solo per una estemporanea vittoria elettorale. Sì, poi in questo tweet ripesca un armamentario vagamente corporativo, con il riferimento inevitabile alla Nazione (maiuscola sua).
Fatto #2
Paolo Gentiloni è disponibile a portare la commissione su una posizione più morbida riguardo al rientro del debito se l’Italia terrà fede al cammino di riforme indicato nel Pnrr (sul tema anche il presidente Matterella). E la Confindustria ribadisce che le botte di fantasia un po’ clientelare su fisco e pensioni vanno evitate. Ma Confindustria ne ha anche per le timidezze e lentezze europee e propone, se non dovessero superarsi, anche una soluzione tutta italiana.
Fatto #3
Forza Italia vuole scegliere i nomi dei ministri che può indicare, Meloni sembra voler seguire un altro metodo. Serviranno mediatori
Oggi in pillole
- L’avvio della legislatura
- C’è Carlo Stagnaro sul Foglio di oggi per parlare in modo informato di energia, prezzi, piani, approvvigionamenti