L'eterno rinvio della Manovra e i medici già pronti allo sciopero

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

A cena, la testa già in un fine settimana che sa di feste, prestate però un po' di attenzione alla micidiale operazione anticostituzionale e antipolitica che sta avvenendo, in queste ore, in Parlamento. Per la precisione l'operazione è avvenuta tutta fuori dal Parlamento, mentre le due aule sono il luogo in cui emerge, finalmente, tutta la violenza istituzionale con cui si è mandata avanti la legge di stabilità per il 2019, quella che chiamano propagandisticamente ma ormai ridicolmente Manovra del popolo. Le opposizioni, con diverse sensibilità, sono in rivolta. Il Pd ha annunciato un'occupazione del Senato. Certamente gran parte dei provvedimenti è ancora oscura, ignota, ingiudicabile (il maxiemendamento arriverà domani mattina e verrà votato in serata). Chi propone questa legge e perfino chi la vota in Parlamento può essere ritenuto responsabile dei suoi effetti quasi, si direbbe, in termini legali. Per essere più chiari: non esistendo un vaglio politico tutto ciò che viene stabilito, ad esempio le varie distribuzioni o riduzioni di fondi, non è coperto dalla legittimazione, appunto, politica, ed è invece solo frutto della volontà di un ristrettissimo numero di persone. Una specie di abuso d'ufficio trasferito a Palazzo Chigi.

 

 

E la conseguenza, tra l'altro, è un rimando generale a pagamenti e tasse future. con tutto ciò che me consegue, come denuncia dall'opposizione Tommaso Nannicini.

 

Tra una cosa e l'altra, mentre i sindacati confederali protestano con una mano e trattano con l'altra, quelli di categoria sono più arrabbiati. A cominciare dai medici, i primi a annunciare sciopero anti-manovra.

 

  

 

Cosa fa Matteo Renzi (che ha fatto anche un pranzo, finalmente, con Carlo Calenda).

 

 

 

Intanto, a proposito di Draghi in Economy, verrebbe da dire se non si vanta lui allora non vantatelo voi.

 

 

Ma noi consoliamoci col presidente contadino.

 

 

  

All'anima del Pandoro, vabbè la ministra della salute lascia un segno di arguzia tutta grillina nella ricorrente querelle natalizia.

 

  

Condannati molti appartenenti al clan Spada di Roma, di cui tutti ricorderete l'aggressione al cronista Rai.