Luigi Di Maio (foto LaPresse)

I conti di Di Maio sulla Tav e il ricatto dei vitalizi regionali. Di cosa parlare a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

L'assoluzione di Asia Bibi, la giovane cristiana accusata, con testimonianze palesemente strumentali, in Pakistan di blasfemia, è una buona notizia, da capire bene, e soprattutto da continuare a seguire con attenzione perché i prossimi sviluppi della vicenda potrebbero portare nuove violenze.

  

Per l'economia partiamo dal lavoro? La disoccupazione torna sopra al 10 per cento, diminuiscono gli occupati, riprende a salire anche la disoccupazione giovanile. Insomma, il quadro non è allegro.

 

Come ci ricorda Francesco Seghezzi l'andamento del mercato del lavoro è anche un'approssimazione dell'andamento dell'economia in generale. E le cose non sono buone, come è logico dopo l'evidenza che ci ha mostrato ieri l'Istat. E pensate che gli effetti (presumibilmente di contrazione) del decreto agostano con cui si è intervenuto per ridurre la durata dei contratti a termine e riportare in tribunale i contenziosi sulle causali ancora non si vedono, come nota lo studioso di Adapt. Mentre l'osservatorio brussellese di David Carretta inquadra la sgradevole divergenza tra Italia ed Europa in materia di lavoro.

 

  

E ancora da Seghezzi, cosa non fare quando i dati sul lavoro cominciano a peggiorare... cui si collega perfettamente quanto riportato da Marco Bentivogli.

 

 

Volete parlare di Tav? C'è tra gli altri l'Api di Torino, gli storici della piccola impresa locale, arrabbiatissimi e meno felpati dei grandi industriali. Vanno dritti contro Di Maio (che intanto fa in casa, in quattro e quattr'otto, non una ma due analisi costi/benefici e ci spiega che la Torino Lione non conviene, mentre la Bari Napoli è un affarone). A Torino, intanto, l'arrabbiatura diffusa può tracimare e la politica non la controlla. I 40 mila sono di nuovo tra noi.

 

E chi più ne ha ne metta a proposito della costi/benefici a cavoletto dei 5 stelle.

 

  

Oggi c'è una certa confusione dovuta al generale buttamento in caciara post dato Istat su frenata del pil. Allora cerchiamo di tenere un minimo di luce sui fatti e sulla loro interpretazione secondo canoni logici corretti. Ci facciamo aiutare dal governatore della Banca d'Italia Visco.

 

  

L'ossessione dei vitalizi porta i 5 stelle oltre la logica, oltre la legge, a occhio pure oltre la Costituzione. Ecco il tentativo di ricatto regionale, cui risponderanno male soprattutto i presidenti del centrodestra (la maggioranza). Un modo per aprire ferite nella maggioranza di governo.

 

Ma a tenere sulle spine la maggioranza, e quindi a minare la tenuta stessa del governo, c'è anche il Salvini solo al comando, quello che se esistesse farebbe molto di più.

 

E' Halloween e quindi a cena parliamo di Michele Emiliano, che ovviamente si sta intestando tutta intera la residua battaglia No Tap dopo che i 5 stelle sono stati messi in riga nientemeno che dal prof. avv. e intimoriti dalle proteste di piazza (non tornare a casa Lezzi). Bene, Emiliano invece non lo mette in riga nessuno, perché lui è contro le lobby. E quindi ecco le accuse ai pavidi 5 stelle ed ecco il presidente della Puglia con la bandiera anti-gas mentre chiede all'Ilva, però, di andare solo a gas.

 

Siete del Pd, votate il Pd, vi interessa il Pd? Bene, qualcosa si sta veramente muovendo, lo scontro congressuale, o quello che sarà, sta portando a polarizzare le posizioni. Vedete cosa succede nel fronte favorevole a Nicola Zingaretti e come un fronte opposto si sta organizzando a partire da una serie di alleanze.

  

Mentre Giorgia Meloni vuole trasformare tutto il Mediterraneo in una nuova linea del Piave, e speriamo bene, che quando dalle sue parti politiche fanno leva sulla vittoria mutilata poi arrivano i guai.

 

 

Forse a cena non vi va di parlare di giustizia, ma nel caso tenete ben presente ciò che scrive il bravissimo neopresidente dell'Unione delle camere penali italiane.

 

 

Sempre sul tema, visto che prima si parlava anche di economia e di lavoro.

 

 

Un problema in più, ma di rilievo, per la nuova Alitalia, rilanciata da Luigi Di Maio usando i (pochi) soldi delle Fs, dopo aver ordinato ai nuovi capi delle ferrovie di aderire spontaneamente all'operazione. Giuricin e Stagnaro pongono quesiti interessanti.