Danilo Toninelli (foto LaPresse)

La strana strategia del M5s e le morti per morbillo. Di cosa parlare a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati da Giuseppe De Filippi

Consultazioni sanamente in pausa e in attesa del secondo giro (fate con calma, ripetiamo dal Foglio) si potrebbe aprire una conversazione a cena sulla tattica politica del capogruppo 5 stelle al Senato, l'uomo dallo sguardo fisso, Danilo Toninelli. Si è prodotto in un'uscita surreale con cui ricordava al Pd "il dialogo avviato nella costituzione dei presidenti delle Camere e degli uffici di presidenza". Allora è cominciato uno sforzo mnemonico di gruppo, tra esponenti del Pd e osservatori esterni, alla ricerca di questo dialogo e soprattutto dei suoi frutti, non ravvisando però nulla, né delle interlocuzioni e tantomeno dei loro risultati. Il resto è schermaglia, e va bene, ma lo spirito con cui uno che ha chiuso un accordo palesemente mirato a escludere il Pd possa poi presentarsi a quel partito per chiedere di collaborare facendo seguito a quell'accordo ha qualcosa di surreale, già detto, ma forse anche preoccupante. Più tardi Toninelli ha cercato di correggere un po', di essere un minimo capace di discorso politico, ma le risposte ormai erano negative e fioccava l'ironia.

 

Anche perché, nelle stesse ore, partiva l'altra offensiva, quella rivolta contro il centrodestra, con cui i 5 stelle, questa volta con l'autorevole voce di Di Maio, dicevano espressamente a Matteo Salvini di staccarsi dal resto della coalizione. Allora, si può fare tutto, ma certamente non si può spiattellare il progetto di un tradimento così, senza un po' di preparazione, di contorno, si direbbe di politica. Sono cose che non stanno in piedi. Forse riprovando, con altri metodi e più diplomazia, uno spazio si può trovare. Insomma: all'aumentare delle presenze del poco accorto Toninelli in tv (ma lo mandano ovunque) diminuiscono le possibilità di un governo che comprenda i 5 stelle. Il risultato sembra opposto, perché al prossimo giro la coalizione si coalizza e manda una delegazione unica al Quirinale.

 

Un misuratore attendibile dell'andamento di lungo termine dell'economia? I prezzi delle case. E in Italia continuano a dirci, con il loro calo continuo, che c'è un problema e che è un problema strutturale e non occasionale. Se ne può parlare, ma solo tra persone che non si lasciano andare a commenti estemporanei.

 

Ancora morti per morbillo, e questa volta il legame con le scelte no-vax è particolarmente drammatico.

 

Il comune di Roma continua a mostrare una singolare velocità nella cancellazione di murales o manifesti sgraditi. Pensate quello che volete sui temi specifici, ma non potete almeno prendere un po' in giro la sindaca smacchiante.

  

Vabbè ma Roma offre innumerevoli spunti di conversazione, tiene sempre il tema delle buche, voragini e simili. E ora si può anche citare uno studio col crisma dell'autorevolezza.

 

Carles Puigdemont esce dal carcere e da questa newsletter non si riesce a prenderlo sul serio, neppure come ex prigioniero politico, niente, non c'è verso. Però se volete parlatene.

 

Indignazione generale per l'uso scorretto della legge 104, con particolari obiettivamente vanziniani, come la permanenza alle Hawaii durante un congedo parentale. Ovviamente se ne parli, ma sempre divertendosi per la creatività umana nello sfruttare in modo distorto le regole fatte con le migliori intenzioni.