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Anche sulle nascite l'Italia è il fanalino di coda dell'Europa

Redazione

La popolazione di molti paesi dell'Ue aumenta ma da noi la crisi demografica è grave. Il rapporto Eurostat

L’Italia è il paese europeo con il peggior tasso di natalità nel 2018, secondo i dati pubblicati dall’Eurostat stamattina. La crisi demografica è un problema che coinvolge tutti gli stati europei, ma la nostra situazione è particolarmente grave. In Italia nel 2018 sono state registrate 7,3 nascite ogni mille residenti – il record negativo tra i paesi dell’Ue – e la nostra popolazione è calata del 2,1 per cento nell’ultimo anno. Al contrario, diciotto paesi europei hanno registrato un aumento nel numero degli abitanti. Tra questi c'è Malta che ha avuto un incremento del 36,8 per cento, più di ogni altro in Europa. 

  


I dati dell'Eurostat sui saldi demografici nei paesi dell'Ue nel 2018


  
I dati Eurostat mostrano un’enorme disparità tra diverse regioni dell’Ue. La crisi demografica si è manifestata in forma più attenuata nei paesi del nord Europa. L’Irlanda è al primo posto – 12,5 nascite ogni mille residenti – ed è seguita da Svezia (11,4), Francia (11,3) e Regno Unito (11). I paesi mediterranei e dell’est Europa hanno subìto pesantemente la crisi demografica, ottenendo i risultati peggiori nel 2018. Spagna, Grecia e Portogallo hanno registrato dei numeri di poco superiori all’Italia – rispettivamente 7,9, 8,1 e 8,5 – e ben al di sotto della media europea (9,7). 

 
Il 2018 è stato il secondo anno consecutivo in cui le nascite nell’Ue sono state inferiori alle morti, quindi il saldo naturale è stato negativo. Anche in questo caso, l’Irlanda è il paese con i dati migliori (6,4 morti ogni mille residenti), seguita da Cipro (6,6) e Lussemburgo (7,1). I paesi dell’est Europa, oltre al calo delle nascite, hanno anche un tasso di mortalità molto superiore alla media. La Bulgaria ha il record negativo (15,4), ed è seguita dalla Lettonia e dalla Lituania. Tuttavia, c’è stato un aumento nel numero totale degli abitanti nell’Ue – si è passati da 512,4 milioni nel 2018 a 513,5 nel 2019 – che, secondo Eurostat, va “attribuito all’arrivo degli immigrati” in Europa. 

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