Caro Salvini, noi poliziotti siamo rimasti senza divise

Riccardo Lo Verso

Il piccolo sindacato di Polizia “LeS” costretto a comprarsi i pantaloni attingendo al fondocassa. “Passano i governi, cambiano i ministri e la situazione delle uniformi non cambia nonostante le promesse”

I poliziotti hanno le pezze al sedere. Nel significato letterale della frase e senza alcun proposito offensivo, naturalmente. A mali estremi, rimedi estremi. Pasquale Guaglianone, segretario palermitano del sindacato “LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato)", ha deciso di comprare una dozzina di pantaloni attingendo al fondocassa del piccola forza sindacale. Quaranta euro cadauno più le spese di trasporto visto che ha dovuto comprarli a Roma per poi portarli giù al sud.

   
“È una questione di decoro, abbiamo deciso di non attendere all'infinito risposte dall'amministrazione che, più volte, ha sottolineato l'impossibilità di fornire adeguato vestiario ai poliziotti di Palermo”, dice Guaglianone nei giorni in cui si combatte l'ennesima guerra social politica sull'opportunità della passeggiata del figlio di Matteo Salvini a Milano Marittima in sella ad un acqua scooter della polizia.

    
“Passano i governi, cambiano i ministri e la situazione delle divise non cambia nonostante le promesse. Noi con questa iniziativa abbiamo però voluto lanciare un piccolo segnale di attenzione e vicinanza ai poliziotti palermitani”, aggiunge Guaglianone.

  
Già, come non essere solidali con chi è costretto ad andare in giro per le strade di una città caldissima come Palermo indossando divise invernali. “Oggi la misura è così colma che prendono il via iniziative eclatanti”, aggiunge Elvio Vulcano, coordinatore nazionale per le comunicazioni del sindacato.

     
L'emergenza pantaloni pare non essere una questione meridionale. Il segretario nazionale Giovanni Iacoi, infatti, aveva già fatto notare che per vestire il personale in occasione della festa della polizia si erano dovute raccattare le divise qua e là.

   
Da qui l'invito della segreteria nazionale: “Ci appelliamo al ministro Salvini: siamo orgogliosi che lei indossi la nostra divisa, ma lo saremmo ancor più se permettesse di indossarla anche a noi”. Insomma, ci si appella alla sensibilità del ministro che non perde occasione per indossare felpe e giubbotti della polizia. Altro tema parecchio social che ha visto guerreggiare due fazioni l'una contro l'altra armata di tweet.

   
L'iniziativa “fai da te” dei poliziotti palermitani riporta sui binari dell'attualità un tema dibattuto nei mesi scorsi con un sindacato, Silp Cgil, a denunciare il taglio da due milioni sul capitolo per l'acquisto delle divise e il ministro a controbattere che i soldi ci sono e si attende il bando.

     
Nel frattempo una dozzina di poliziotti palermitani non se ne dovranno andare in giro indossando pantaloni invernali con 40 gradi all'ombra, o giù di lì.

Di più su questi argomenti: