Matteo Renzi (foto LaPresse)

Niente primarie Pd per Renzi e i dazi “personalizzati” di Trump. Le notizie del giorno in breve

Redazione

Tutto quello che è successo giovedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni

In Italia

Matteo Renzi non parteciperà alle primarie del Pd. Lo ha assicurato il capogruppo del Partito democratico alla Camera, Ettore Rosato, escludendo altresì che Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico, possa candidarsi alla carica di nuovo segretario.

 


 

Salvini non vuole intese con i partiti. Il leader della Lega non intende allargare la maggioranza di centrodestra, ma chiederà il sostegno dei singoli parlamentari.

Il presidente della Repubblica ha chiesto responsabilità ai partiti: “Bisogna sempre collocare al centro l’interesse generale del paese”.

 


 

Ryanair ha siglato un accordo con Anpac riconoscendo per la prima volta la rappresentanza del sindacato italiano dei piloti.

  


  

Lattanzi eletto presidente della Consulta con dodici voti a favore. Il mandato del magistrato terminerà nel dicembre del 2019.

 


  

Italo verso il mercato britannico. La compagnia potrà partecipare alle gare per il trasporto in Gran Bretagna.

 


 

Atlantia e Acs trattano per dividersi gli asset della multinazionale Abertis.

 


  

Borsa di Milano. FtseMib +1,15 per cento. Differenziale Btp-Bund a 126,10 punti L’euro chiude in calo a 1,23 sul dollaro.

  


 

Nel mondo
 
La Banca centrale europea rivede la postura accomodante, è stata eliminata la formula di espansione del piano del Qe in caso di peggioramento delle prospettive. E’ il primo passo verso la normalizzazione della politica monetaria. Invariati i tassi di interesse.

Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha ribadito che l’euro è irreversibile. La reazione piatta dei mercati alle elezioni in Italia ne è la dimostrazione.
 

 
Aumentano i paesi esentati dai dazi sull’acciaio e l’alluminio voluti dal presidente americano. Oltre al Canada e al Messico, Donald Trump ha parlato di Australia e “altri paesi”.
 

 
 
Sigmar Gabriel è fuori dal governo tedesco. L’ex ministro degli Esteri potrebbe essere sostituito dal ministro della Giustizia uscente Heiko Maas.
 



La Polonia chiede scusa agli ebrei espulsi nel 1968. “I responsabili sono i polacchi di allora”, ha detto il presidente Duda.

 
 
 
Una mozione contro Kuczynski. Il Parlamento peruviano voterà l’impeachment nelle prossime settimane.

 
 
È iniziato il processo contro Madsen, l’inventore danese accusato dell’omicidio della giornalista svedese Kim Wall.
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