Ferrovie dello Stato si fonde con Anas e la "super bomba". Le notizie del giorno in breve

Redazione

Tutto quello che è successo giovedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni

Emiliano escluso dalle primarie pd in Liguria e Lombardia. Il governatore della Puglia non ha raccolto le 50 firme necessarie in almeno metà delle province nelle due regioni. Lo ha reso noto la Commissione per il Congresso del Pd. Francesco Boccia ha detto che farà appello. Gianni Cuperlo chiede una deroga alle norme per favorire la partecipazione ai gazebo il 30 aprile.

 


 

Chiesto il processo per 3 deputati grillini – Nuti, Di Vita e Mannino – e altre undici persone, sia membri sia simpatizzanti del M5s. La Procura di Palermo gli contesta la falsificazione delle firme presentate per le elezioni comunali del 2012.

 


 

Ferrovie dello Stato si fonde con Anas, la società pubblica che gestisce le strade e le autostrade del paese. Con l’aumento di capitale a 40 miliardi di euro da parte di Fs, il bilancio statale rimane invariato.
 


 

Perquisiti gli uffici della Consip, da parte di carabinieri e guardia di finanza, per acquisire i documenti relativi a tutti i lotti coinvolti nell’appalto Fm4, del valore di 2,7 miliardi di euro.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib -1,16 per cento. Differenziale Btp-Bund a 210 punti. L’euro chiude in calo a 1,06 sul dollaro.

 


 

DAL MONDO

 


 

Washington sgancia “la madre di tutte le bombe” sull’Isis colpendo alcuni tunnel nell’Afghanistan orientale. La bomba Gbu-43 – la cosiddetta MOAB, “Mother of all bombs” – pesa quasi dieci tonnellate ed è in grado di distruggere qualunque cosa nel raggio di centinaia di metri. E’ stata usata solo in due prove nel 2003. La Casa Bianca ha confermato di aver preso tutte le precauzioni per evitare vittime civili e altri danni collaterali.

 


 

Donald Trump ha firmato un decreto che annulla una norma dell'èra Obama sull’aborto. Le singole amministrazioni statali e locali ora potranno impedire che Planned Parenthood e altre associazioni abortiste ricevano fondi federali.

 


 

“Il raid chimico è un’invenzione al 100 per cento”, ha detto il dittatore siriano Bashar el Assad affermando che tutte le armi chimiche in possesso del paese sono state distrutte nel 2013 dopo l’attacco a Ghoutūṭa. Damasco non accetterà un’inchiesta sul fatto “condotta da paesi non imparziali”.

 


 

La Corte europea condanna Mosca per non aver adeguatamente prevenuto l’assedio della scuola di Beslan, nel 2004, da parte dei separatisti ceceni. Morirono oltre 330 persone. Il Cremlino ha definito la sentenza assolutamente inaccettabile.

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