(foto LaPresse)

Montinari continua indisturbato la sua propaganda contro i vaccini

Luciano Capone

Il medico capo della Polizia di stato e Wakefield hanno in comune, oltre alla passione per le scempiaggini sulle cause dell’autismo, il fiuto per gli affari.

Roma. Massimo Montinari, il medico capo della Polizia di stato e punto di riferimento della galassia antivaccinista italiana, deve proprio essere sicuro di non subire alcuna conseguenza per la sua opera di diffusione di false e pericolose teorie contro i vaccini. Sarà convinto da poliziotto che non interverrà il ministro dell’Interno Angelino Alfano e da medico che non farà nulla il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e men che meno l’Ordine dei medici (che pure ha parlato di una stretta nei confronti dei medici antivaccinisti).

 

Su queste colonne avevamo chiesto l’intervento delle autorità rispetto all’attività del medico-poliziotto che da un lato afferma nei suoi libri di aver “dimostrato” che “l’autismo è strettamente correlato ai vaccini” e dall’altro vende false cure, mai dimostrate né pubblicate su riviste scientifiche, per curare l’autismo. Ma forte di decenni di noncuranza e inazione da parte delle istituzioni, immobili anche rispetto ad affermazioni assurde come quella secondo cui le vaccinazioni farebbero nascere “figli deformi”, Montinari il giorno successivo l’articolo del Foglio, il 29 ottobre, era a parlare sul palco della “Giornata nazionale contro l’obbligatorietà vaccinale”, un evento che ha unito a Roma in una sala affollata tutto il variegato mondo antivaccinista: medici, periti, avvocati e attivisti. Presente anche qualche divulgatore complottista che crede alle scie chimiche, al finto allunaggio, all’inganno dell’11 settembre e tante altre diavolerie del genere.

 


Massimo Montinari e Andrew Wakefield alla “Giornata nazionale contro l’obbligatorietà vaccinale”. Foto tratta dal sito della Colorsradio


 

Tra gli inviati c’era la star mondiale degli Anti Vax, Andrew Wakefield, l’ex medico che produsse uno studio fraudolento, poi ritirato dalla rivista che l’aveva pubblicato, che collegava il vaccino trivalente Mpr (anti morbillo, parotite, rosolia) alla comparsa dell’autismo. Wakefield era in Italia per il tour promozionale del suo film “Vaxxed”, il documentario di disinformazione sui vaccini che parlamentari ex grillini volevano proiettare in Senato. Montinari e Wakefield si sono salutati calorosamente, mostrando una forte intesa, dovuta oltre alla comune passione per le scempiaggini sulle cause dell’autismo, anche per il comune fiuto per gli affari: il britannico si faceva pagare per falsificare gli studi con cui intentare cause di risarcimento da parte dei genitori di bambini autistici, l’italiano vende alle famiglie perizie per richiedere danni da vaccino nei tribunali e terapie omeopatiche per “guarire” dall’autismo.

 

Come ha documentato “Presa diretta”, la trasmissione di Riccardo Iacona, le famiglie che si affidano alle false cure di Montinari spendono migliaia e migliaia di euro. L’unica differenza tra i due è che Wakefield è stato radiato dal Medical register britannico per frode, mentre l’italiano continua a operare sia come medico che come poliziotto. Montinari afferma addirittura che la regione Toscana avrebbe avviato la sperimentazione del suo “protocollo” (probabilmente è una delle sue balle, ma sarebbe il caso che la regione smentisse).

 


Andrew Wakefield (immagine di Youtube)


 

Inoltre ha ampliato la sua attività di antiscientifica con un programma radiofonico, che con sprezzo del ridicolo si chiama “Il fallimento di Ippocrate”, attraverso cui ogni settimana diffonde idee balzane sul complotto di Big Pharma e si paragona ora a Galileo Galilei ora a Giordano Bruno. Il richiamo a geni perseguitati pare fortemente esagerato, sia perché Montinari più che uno scienziato rivoluzionario ricorda i tanti cialtroni guaritori che si approfittano della disperazione dei malati, sia perché a differenza di Galilei non rischia nulla, anzi sono anni che fattura e sparge liberamente falsità. “Montinari non solo crea allarme nella popolazione aumentando il rischio di epidemie legate all’abbassamento delle coperture vaccinali, ma persegue il proprio interesse personale”, denunciò la regione Puglia nel 2014. Sono passati due anni e non è cambiato nulla, se non il fatto che in Italia le vaccinazioni sono in calo e sono ricomparse malattie che mettono in grave pericolo la salute dei bambini.

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  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali