
Le manifestazioni
Duri scontri a Milano, traffico in tilt a Roma: pro pal in piazza in tutta Italia
Nella capitale giornata di caos, ma senza danni. Tensioni con le forze dell’ordine anche a Bologna e Venezia. A Calenzano, in provincia di Firenze, diventa un caso il deltaplano che accompagna, tra gli applausi, il corteo dall’alto. E’ un riferimento al 7 ottobre?
Una ragazza di poco più di vent’anni percorre la tangenziale est di Roma all’indietro. In mano ha un cartello di metallo staccato da una fermata del bus e ricoperto da una scritta ripetuta più volte: “Free Gaza”, Free Gaza, Free Gaza” Free Gaza”… All’imbocco della via, dallo Scalo San Lorenzo, ci sono i resti del corteo che è passato da circa dieci minuti. Sui muri e sui guardrail si leggono diverse scritte: “Blocchiamo tutto per liberare Gaza”, “Roma è antisionista”, “Salvini cane di Israele”. Come la ragazza con il cartello in mano, i mezzi dell’Ama, la municipalizzata che si occupa dello spazzamento delle strade, con un’efficienza inattesa, percorrono al contrario la tangenziale, ormai bloccata al traffico, per ripulire a velocità record quel che il corteo ha sporcato. L’abitudine della capitale alle manifestazione aiuta.
A Roma il grande sciopero per la Palestina indetto dall’Unione sindacale di base (Usb), che ha portato in piazza decine di migliaia di persone in almeno 75 città italiane e umiliato quello indetto dalla Cgil lo scorso venerdì, va in scena per ore, ma senza grossi danni. Più che lavoratori, si vedono tantissimi studenti. In ogni caso la manifestazione, la più partecipata di Italia, con almeno 30 mila partecipanti secondo le forze dell’ordine e oltre 100 mila per gli organizzatori, è iniziata alle 13.30 davanti alla stazione Termini. Poi, dopo aver raggiunto piazza Vittorio, il corteo si è diretto verso la tangenziale, passando per piazza di Porta Maggiore. Anche per evitare tensioni, le forze dell’ordine hanno accordato ai manifestanti la possibilità di bloccare un tratto di tangenziale. Più di un chilometro fino allo svincolo per Tiburtina, dove il corteo ha attraversato il sottopassaggio che porta alla via consolare. Anche il blocco delle auto non ha creato tensioni. Anzi. Sulla Tangenziale, un buon numero di automobilisti e camionisti bloccati dal corteo, ha solidarizzato con i manifestanti suonando i clacson e applaudendo. Lo stesso è avvenuto anche tra San Lorenzo, Termini, l’Esquilino, e le vie che circondano l’università La Sapienza – il corteo è terminato alla città universitaria, con l’occupazione della facoltà di Lettere – dove il traffico è andato completamente in tilt. In serata manifestano anche i cattolici con una veglia a Santa Maria in Trastevere con collegamento con il cardinale e patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.
Non va altrettanto bene a Milano, dove alcune centinaia di pro Pal, verso ora di pranzo, riescono a forzare il blocco della polizia in assetto antisommossa e a fare irruzione nella galleria della stazione centrale, cercando di arrivare ai binari. Ne nasce uno scontro che dura quasi due ore. Guerriglia urbana tra vetrine e scale mobili che prosegue poi anche fuori dalla stazione, con almeno sessanta agenti feriti. Dura la reazione della premier Giorgia Meloni: “Immagini indegne. Mi auguro parole chiare di condanna da parte di tutte le forze politiche”. Le risponde subito la segretaria del Pd Elly Schlein: “Non ho alcuna difficoltà a condannare la devastazione della stazione di Milano, ma la violenza di un qualche centinaio di manifestanti non può coprire né fare ignorare quelle decine di migliaia di manifestanti che pacificamente in tutto il paese hanno manifestato per Gaza”. Linea simile a quella del M5s: “I gesti violenti di qualche facinoroso non devono oscurare le ragioni di una mobilitazione enorme e pacifica”.
Scontri comunque si verificano anche a Bologna, a Venezia e al porto di Marghera, con la polizia che disperde i manifestanti con gli idranti. Nel capoluogo emiliano, in particolare, dopo il blocco dell’autostrada A14 sono state fermate diverse persone. Così in serata una centinaio di manifestanti si è diretto verso la questura al grido “Liberi tutti”. A Napoli e Torino, invece, vengono bruciate alcune foto di Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu, scatenando anche in questo caso un’altra polemica: “Ennesimo episodio di odio e di violenza, auspico che gli esponenti di sinistra esprimano parole di netta condanna”, accusa il capogruppo di FdI al Senato Lucio Malan.
L’episodio forse più incredibile avviene però a Calenzano, in provincia di Firenze, dove un deltaplano a motore accompagna dall’alto (e tra gli applausi dei manifestanti) il corteo. Qualcuno ci legge un riferimento piuttosto esplicito al 7 ottobre, quando un parte dei terroristi di Hamas entrò dentro Israele proprio utilizzando dei deltaplani. Il pilota, contattato da un cronista del Corriere, smentisce e nega ogni collegamento con quanto accaduto il 7 ottobre del 2023, lo stesso fanno i dirigenti dell’Usb. Ma sui social un’attivista pro pal, Giuseppe Flavio Pagano, posta il video del volo del deltaplano accompagnato da una scritta inequivocabile: “Do you remeber?”.